Page 523 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
P. 523
notabili, per farla più onorata ritrasse un buon numero di cittadini
fiorentini, che governavono allora quello stato; e particularmente tutti
quelli di casa Tornabuoni, i giovani et i vecchi. Oltre a questo, per mostrare
che quella età fioriva in ogni sorte di virtù e massimamente nelle lettere,
fece in cerchio quattro mezze figure, che ragionano insieme appiè della
istoria; i quali erano i più scienziati uomini che in que' tempi si trovassero
in Fiorenza, e sono questi: il primo è Messer Marsilio Ficino, che ha una
veste da canonico, il secondo con un mantello rosso et una becca nera al
collo, è Cristofano Landino, e Demetrio Greco che se li volta et in mezzo a
questi quello che alza alquanto una mano è Messer Angelo Poliziano, i
quali son vivissimi e pronti. Séguita nella seconda, allato a questa, la
visitazione di Nostra Donna e S. Elisabetta; nella quale sono molte donne
che l'accompagnano con portature di que' tempi, e fra loro fu ritratta la
Ginevra de' Benci, allora bellissima fanciulla. Nella terza storia sopra alla
prima è la nascita di S. Giovanni, nella quale è una avvertenza bellissima:
che mentre S. Elisabetta è in letto, e che certe vicine la vengono a vedere
e la balia stando a sedere allatta il bambino, una femmina con allegrezza
gnene chiede, per mostrare a quelle donne la novità che in sua vechiezza
aveva fatto la padrona di casa; e finalmente vi è una femmina che porta a
l'usanza fiorentina frutte e fiaschi da la villa, la quale è molto bella. Nella
quarta allato a questa è Zacheria che ancor mutolo stupisce con intrepido
animo che sia nato di lui quel putto; e mentre gli è dimandato del nome,
scrive in su 'l ginocchio, affisando gli occhi al figliuolo quale è tenuto incollo
da una femmina con reverenza postasi ginocchione innanzi a lui, e segna
con la penna in sul foglio: "Giovanni sarà il tuo nome", non senza
ammirazione di molte altre figure, che pare che stiano in forse se egli è
vero o no. Séguita la quinta, quando e' predica alle turbe; nella quale
storia si conosce quella attenzione che dànno i popoli nello udir cose
nuove; e massimamente nelle teste degli scribi che ascoltano Giovanni, i
quali pare che con un certo modo del viso sbeffino quella legge, anzi
l'abbiano in odio; dove sono ritti et a sedere maschi e femmine in diverse
fogge. Nella sesta si vede S. Giovanni battezzare Cristo; nella reverenza
del quale mostrò interamente la fede che si debbe avere a sacramento
tale; e perché questo non fu senza grandissimo frutto, vi figurò molti già
ignudi e scalzi, che aspettando d'essere battezzati, mostrano la fede e la
voglia scolpita nel viso; et in fra gl'altri uno che si cava una scarpetta,
rappresenta la prontitudine istessa. Nella ultima, cioè nell'arco accanto alla
volta, è la suntuosissima cena di Erode et il ballo di Erodiana, con infinità di
servi che fanno diversi aiuti in quella storia, oltra la grandezza d'uno
edifizio tirato in prospettiva, che mostra apertamente la virtù di Domenico
insieme con le dette pitture. Condusse a tempera la tavola isolata tutta, e