Page 531 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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rendere lo spirito. L'altro ammazzando il leone, gli appunta il ginocchio
sinistro al petto et afferrata la bocca del leone con ammendue le sue mani,
serrando i denti e stendendo le braccia, lo apre e sbarra per viva forza,
ancora che la fiera per sua difesa, con gli unghioni malamente gli graffi le

braccia. Il terzo, che ammazza l'Idra, è veramente cosa maravigliosa, e
massimamente il serpente, il colorito del quale così vivo fece e sì
propriamente, che più vivo far non si può. Quivi si vede il veleno, il fuoco,
la ferocità, l'ira, con tanta prontezza che merita esser celebrato e da' buoni

artefici in ciò grandemente imitato.
Alla Compagnia di S. Angelo in Arezzo fece da un lato un Crucifisso e

dall'altro in sul drappo a olio un S. Michele che combatte col serpe, tanto
bello, quanto cosa che di sua mano si possa vedere; perché v'è la figura
del S. Michele che con una bravura affronta il serpente, stringendo i denti
et increspando le ciglia, che veramente pare disceso dal cielo per far la

vendetta di Dio contra la superbia di Lucifero, et è certo cosa maravigliosa.
Egli s'intese degli ignudi più modernamente che fatto non avevano gl'altri
maestri inanzi a lui, e scorticò molti uomini, per vedere la notomia lor
sotto. E fu primo a mostrare il modo di cercar i muscoli che avessero forma

et ordine nelle figure; e di quegli tutti, cinti d'una catena, intagliò in rame
una battaglia, e dopo quella fece altre stampe con molto migliore intaglio
che non avevano fatto gl'altri maestri ch'erano stati inanzi a lui. Per queste
cagioni, adunque, venuto famoso in fra gl'artefici, morto papa Sisto IV fu

da Innocenzio suo successore condotto a Roma, dove fece di metallo la
sepoltura di detto Innocenzio, nella quale lo ritrasse di naturale a sedere,
nella maniera che stava quando dava la benedizzione, che fu posta in San
Pietro. E quella di papa Sisto detto, la quale finita con grandissima spesa,

fu collocata questa nella cappella che si chiama dal nome di detto
pontefice, con ricco ornamento e tutta isolata; e sopra essa è a giacere
esso Papa molto ben fatto e quella [di] Innocenzio in S. Pietro, accanto alla
capella dov'è la lancia di Cristo. Dicesi che disegnò il medesimo la fabbrica

del palazzo di Belvedere, per detto Papa Innocenzio, se bene fu condotta
da altri, per non aver egli molta pratica di murare. Finalmente, essendo
fatti ricchi morirono poco l'uno dopo l'altro, amendue questi fratelli, nel
1498, e da' parenti ebbero sepoltura in S. Piero in Vincula. Et in memoria

loro, allato alla porta di mezzo, a man sinistra entrando in chiesa, furono
ritratti ambidue in due tondi di marmo con questo epitaffio:



Antonius Pullarius, patria Florentinus, pictor insignis,
qui duorum Pontificum Xisti et Innocentii

aerea monimenta miro opificio
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