Page 537 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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di questo pericolo e ricorrendo a Sandro, gli fu risposto con le medesime
parole, che in casa sua poteva e voleva far quel che gli piaceva, né
potendo cavarne altra conclusione, fu necessitato a venir agli accordi
ragionevoli, e far a Sandro buona vicinanza. Raccontasi ancora che Sandro
accusò per burla un amico suo di eresia al Vicario, e che colui comparendo
dimandò chi l'aveva accusato e di che; per che, essendogli detto che
Sandro era stato, il quale diceva che egli teneva l'opinione degli epicurei e
che l'anima morisse col corpo, volle vedere l'accusatore dinanzi al giudice,
onde Sandro, comparso, disse: "E' gli è vero che io ho questa opinione
dell'anima di costui che è una bestia, oltre ciò non pare a voi che sia
eretico poi che senza avere lettere o a pena saper leggere, comenta Dante
e mentova il suo nome invano?". Dicesi ancora che egli amò fuor di modo
coloro che egli cognobbe studiosi dell'arte, e che guadagnò assai, ma tutto,
per avere poco governo e per trascuratagine, mandò male. Finalmente
condottosi vecchio e disutile, e caminando con due mazze, perché non si
reggeva ritto, si morì essendo infermo e decrepito d'anni settantotto; et in
Ogni Santi di Firenze fu sepolto l'anno 1515.
Nella guardaroba del signor duca Cosimo sono di sua mano due teste di
femmina in profilo, bellissime; una delle quali si dice che fu l'inamorata di
Giuliano de' Medici, fratello di Lorenzo, e l'altra madonna Lucrezia de'
Tornabuoni, moglie di detto Lorenzo. Nel medesimo luogo è similmente di
man di Sandro un Bacco, che alzando con ambe le mani un barile, se lo
pone a bocca, il quale è una molto graziosa figura; e nel Duomo di Pisa,
alla cappella dell'Impagliata, cominciò un'Assunta con un coro d'Angeli, ma
poi non gli piacendo, la lasciò imperfetta. In S. Francesco di Monte Varchi
fece la tavola dell'altar maggiore; e nella Pive d'Empoli da quella banda
dove è il S. Bastiano del Rossellino fece due Angeli. E fu egli de' primi che
trovasse di lavorare gli stendardi et altre drapperie, come si dice, di
commesso, perché i colori non istinghino e mostrino da ogni banda il colore
del drappo. E di sua mano così fatto è il baldachino d'Or S. Michele, pieno
di Nostre Donne tutte variate e belle. Il che dimostra quanto cotal modo di
fare, meglio conservi il drappo che non fanno i mordenti, che lo ricidano e
dannogli poca vita, se bene per manco spesa è più in uso oggi il mordente
che altro. Disegnò Sandro bene fuor di modo e tanto, che dopo lui un pezzo
s'ingegnarono gl'artefici d'avere de' suoi disegni. E noi nel nostro libro
n'abbiamo alcuni che son fatti con molta pratica e giudizio. Fu copioso di
figure nelle storie, come si può veder ne' ricami del fregio della croce che
portano a processione i frati di S. Maria Novella, tutto di suo disegno.
Meritò dunque Sandro gran lode in tutte le pitture che fece, nelle quali
volle mettere diligenza e farle con amore, come fece la detta tavola de'
Magi di S. Maria Novella, la quale è maravigliosa. È molto bello ancora un