Page 567 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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nel lavorare, e penava tanto a condurre un'opera che era uno stento.
Fu ne' medesimi tempi eccellente pittore nella città di Fuligno, Niccolò

Alunno, perché non si costumando molto di colorire ad olio inanzi a Pietro
Perugino, molti furono tenuti valenti uomini, che poi non riuscirono. Niccolò
dunque sodisfece assai nell'opere sue, per che se bene non lavorò se non a
tempera, perché faceva alle sue figure teste ritratte dal naturale e che

parevano vive, piacque assai la sua maniera. In S. Agostino di Fuligno è di
sua mano in una tavola una Natività di Cristo et una predella di figure
piccole. In Ascesi fece un gonfalone, che si porta a processione, nel Duomo
la tavola dell'altar maggiore et in S. Francesco un'altra tavola. Ma la miglior

pittura che mai lavorasse Niccolò fu una cappella nel Duomo, dove fra
l'altre cose vi è una Pietà e due Angeli, che tenendo due torcie piangono
tanto vivamente, che io giudico che ogni altro pittore, quanto si voglia
eccellente, arebbe potuto far poco meglio. A S. Maria degl'Angeli in detto

luogo dipinse la facciata e molte altre opere, delle quali non accade far
menzione, bastando aver tocche le migliori.

E questo sia il fine della vita di Pinturicchio, il quale fra l'altre cose
sodisfece assai a molti principi e signori, perché dava presto l'opere finite,
sì come disiderano, se bene per avventura manco buone che chi le fa
adagio e consideratamente.




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