Page 569 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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mestiero, che gl'insegnassino i modi e l'ordine del colorire, di maniera che
egli, che aveva giudizio molto buono, vi fé la pratica prestamente; e la
prima opera che egli facesse fu una tavola non molto grande a Messer
Bartolomeo Felisini che la pose nella Misericordia, chiesa fuor di Bologna,

nella qual tavola è una Nostra Donna a seder sopra una sedia con molte
altre figure e con il detto Messer Bartolomeo ritratto di naturale, et è
lavorata a olio, con grandissima diligenza. La qual opera da lui fatta l'anno
1490, piacque talmente in Bologna che Messer Giovanni Bentivoglio

desideroso di onorar con l'opere di questo nuovo pittore la cappella sua, in
S. Iacopo di quella città, gli fece fare, in una tavola, una Nostra Donna in
aria e due figure per lato, con due Angioli da basso che suonano. La qual
opera fu tanto ben condotta dal Francia, che meritò da Messer Giovanni

oltra le lode, un presente onoratissimo. Laonde, incitato da questa opera
monsignore de' Bentivogli gli fece fare una tavola per l'altar maggior della
Misericordia, che fu molto lodata, dentrovi la Natività di Cristo dove oltre al
disegno non è, se non bella, l'invenzione, et il colorito non sono se non

lodevoli. Et in questa opera fece monsignore ritratto di naturale molto
simile per quanto dice chi lo conobbe, et in quello abito stesso che egli,
vestito da pellegrino, tornò in Ierusalemme. Fece similmente in una tavola,
nella chiesa della Nunziata fuor della porta di S. Mammolo, quando la

Nostra Donna è annunziata dall'Angelo, insieme con due figure per lato,
tenuta cosa molto ben lavorata.

Mentre dunque per l'opere del Francia era cresciuta la fama sua, deliberò
egli, sì come il lavorare a olio gli aveva dato fama et utile, così di vedere
se il medesimo gli riusciva nel lavoro in fresco. Aveva fatto Messer Giovanni
Bentivogli dipignere il suo palazzo a diversi maestri e ferraresi e di Bologna

et alcuni altri modonesi, ma vedute le pruove del Francia a fresco, deliberò
che egli vi facesse una storia, in una facciata d'una camera dove egli
abitava, per suo uso, nella quale fece il Francia il campo di Oloferne
armato in diversi guardie, a piedi et a cavallo, che guardavano i padiglioni;

e mentre che erano attenti ad altro, si vedeva il sonnolento Oloferne preso
da una femmina soccinta in abito vedovile, la quale con la sinistra teneva i
capegli sudati per il calore del vino e del sonno, e con la destra vibrava il
colpo per uccidere il nemico; mentre che una serva vecchia con crespe et

aria veramente da serva fidatissima, intenta negli occhi della sua Iudit per
inanimirla, chinata giù con la persona, teneva bassa una sporta per
ricevere in essa il capo del sonnacchioso amante. Storia che fu delle più
belle e meglio condotte che il Francia facesse mai; la quale andò per terra

nelle rovine di quello edifizio, nella uscita de' Bentivogli, insieme con
un'altra storia sopra questa medesima camera, contraffatta di colore di
bronzo, d'una disputa di filosofi molto eccellentemente lavorata et
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