Page 682 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
P. 682





di nuovo lo Esaia profeta che ci si vede, che di già lo aveva finito. Nella
quale opera per le cose vedute di Michelagnolo migliorò et ingrandì fuor di
modo la maniera e diedele più maestà. Perché, nel veder poi Michelagnolo
l'opera di Raffaello, pensò che Bramante, com'era vero, gli avesse fatto

quel male innanzi per fare utile e nome a Rafaello. Al quale Agostino Chisi
sanese, ricchissimo mercante, e di tutti gl'uomini virtuosi amicissimo, fece
non molto dopo allogazione d'una cappella; e ciò per avergli poco inanzi
Raffaello dipinto in una loggia del suo palazzo, oggi detto i Chisii in

Trastevere, con dolcissima maniera una Galatea nel mare sopra un carro
tirato da due dolfini a cui sono intorno i tritoni e molti dèi marini. Avendo
dunque fatto Rafaello il cartone per la detta capella, la quale è all'entrata
della chiesa di S. Maria della Pace a man destra entrando in chiesa per la

porta principale, la condusse lavorata in fresco della maniera nuova,
alquanto più magnifica e grande che non era la prima. Figurò Raffaello in
questa pittura, avanti che la cappella di Michelagnolo si discoprisse
publicamente, avendola nondimeno veduta, alcuni profeti e sibille che nel

vero delle sue cose è tenuta la migliore e, fra le tante belle, bellissima;
perché nelle femine e nei fanciulli che vi sono si vede grandissima vivacità
e colorito perfetto. E questa opera lo fé stimar grandemente vivo e morto,
per essere la più rara et eccellente opera che Raffaello facesse in vita sua.

Poi, stimolato da' prieghi d'un cameriere di papa Giulio, dipinse la tavola
dello altar maggiore di Araceli, nella quale fece una Nostra Donna in aria,
con un paese bellissimo, un San Giovanni et un San Francesco, e San
Girolamo ritratto da cardinale; nella qual Nostra Donna è una umiltà e

modestia veramente da madre di Cristo; et oltre che il Putto con bella
attitudine scherza co 'l manto della Madre, si conosce nella figura del San
Giovanni quella penitenza che suole fare il digiuno, e nella testa si scorge
una sincerità d'animo et una prontezza di sicurtà, come in coloro che

lontani dal mondo lo sbeffano e nel praticare il publico odiano la bugia e
dicono la verità. Similmente il San Girolamo ha la testa elevata con gli
occhi alla Nostra Donna, tutta contemplativa, ne' quali par che ci accenni
tutta quella dottrina e sapienzia che egli scrivendo mostrò nelle sue carte,

offerendo con ambe le mani il cameriero, in atto di raccomandarlo, il qual
cameriero nel suo ritratto è non men vivo che si sia dipinto. Né mancò
Raffaello fare il medesimo nella figura di San Francesco, il quale
ginocchioni in terra, con un braccio steso e con la testa elevata, guarda in

alto la Nostra Donna, ardendo di carità nello affetto della pittura, la quale
nel lineamento e nel colorito mostra che e' si strugga di affezzione,
pigliando conforto e vita dal mansuetissimo guardo della bellezza di lei e
dalla vivezza e bellezza del Figliuolo. Fecevi Raffaello un putto ritto in

mezzo della tavola sotto la Nostra Donna, che alza la testa verso lei e
   677   678   679   680   681   682   683   684   685   686   687