Page 700 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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cielo; beata veramente ti potevi chiamare, da che per l'orme di tanto
uomo, hanno pur visto gli allievi tuoi come si vive e che importi l'avere
accompagnato insieme arte e virtute; le quali in Raffaello congiunte,
potettero sforzare la grandezza di Giulio II e la generosità di Leone X nel
sommo grado e degnità che egli erono a farselo familiarissimo et usarli
ogni sorte di liberalità, tal che poté col favore e con le facultà che gli
diedero fare a sé et a l'arte grandissimo onore. Beato ancora si può dire chi
stando a' suoi servigi sotto lui operò, perché ritrovo chiunche che lo imitò
essersi a onesto porto ridotto e così quegli che imiteranno le sue fatiche
nell'arte saranno onorati dal mondo e, ne' costumi santi lui somigliando,
remunerati dal cielo. Ebbe Raffaello dal Bembo questo epitaffio:
D.O.M.
RAPHAEL SANCTIO IOANNIS FILIO
URBINATI
PICTORI EMINENTISSIMO VETERUMQUE AEMULO
CUIUS SPIRANTEIS PROPE IMAGINEIS
SI CONTEMPLERE
NATURAE ATQUE ARTIS FOEDUS
FACILE INSPEXERIS
IULII II ET LEONIS X PONTT MAXX.
PICTURAE ET ARCHITECTURAE OPERIBUS
GLORIAM AUXIT
VIXIT ANNOS XXXVII INTEGER INTEGROS
QUO DIE NATUS EST EO ESSE
DESIIT VIII D APRILIS MDXX.
ILLE HIC EST RAPHAEL, TIMUIT QUO SOSPITE VINCI
RERUM MAGNA PARENS, ET MORIENTE MORI.
Et il conte Baldassarre Castiglione scrisse de la sua morte in questa
maniera:
Quod lacerum corpus medica sanaverit arte;
Hippolytum Stigiis et revocarit aquis;
ad Stygias ipse est raptus Epidaurius undas;