Page 705 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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il quale per la prima opera in una finestra di Santa Lucia, cappella
degl'Albergotti nel Vescovado d'Arezzo, fece essa Santa et un S. Salvestro,
tanto bene che questa opera può dirsi veramente fatta di vivissime figure e
non di vetri colorati e trasparenti o, almeno, pittura lodata e maravigliosa
perché, oltre al magisterio delle carni, sono squagliati i vetri, cioè levata in
alcun luogo la prima pelle e poi colorita d'altro colore, come sarebbe a dire
posto in sul vetro rosso squagliato opera gialla et in su l'azzurro bianca e
verde lavorata, la qual cosa in questo mestiero è difficile e miracolosa.
Il vero, dunque, e primo colorato viene tutto da uno de' lati, come dire il
colore rosso, azzurro o verde, e l'altra parte, che è grossa quanto il taglio
d'un coltello o poco più, bianca. Molti per paura di non spezzare i vetri, per
non avere gran pratica nel maneggiargli, non adoperano punta di ferro per
squagliarli, ma in quel cambio, per più sicurtà, vanno incavando i detti vetri
con una ruota di rame in cima un ferro, e così a poco a poco tanto fanno
con lo smeriglio che lasciano la pelle sola del vetro bianco, il quale viene
molto netto. Quando poi sopra detto vetro rimaso bianco si vuol fare di
colore giallo, allora si dà, quando si vuole metter a fuoco a punto per
cuocerlo, con un pennello, d'argento calcinato che è un colore simile al
bolo, ma un poco grosso e questo al fuoco si fonde sopra il vetro e fa che
scorrendo si attacca, penetrando a detto vetro, e fa un bellissimo giallo, i
quali modi di fare niuno adoperò meglio, né con più artificio et ingegno del
priore Guglielmo; et in queste cose consiste la difficultà, perché il tignere di
colori a olio o in altro modo è poco o niente, e che sia diaffano e
trasparente non è cosa di molto momento, ma il cuocergli a fuoco e fare
che regghino alle percosse dell'acqua e si conservino sempre, è ben fatica
degna di lode. Onde questo eccellente maestro merita lode grandissima,
per non essere chi in questa professione di disegno, d'invenzione, di colore
e di bontà abbia mai fatto tanto.
Fece poi l'occhio grande di detta chiesa dentrovi la veduta dello Spirito
Santo e così il battesimo di Cristo, per San Giovanni, dove egli fece Cristo
nel Giordano che aspetta San Giovanni, il quale ha preso una tazza d'acqua
per battezarlo, mentre che un vecchio nudo si scalza e certi Angeli
preparano la veste per Cristo, e sopra è il Padre, che manda lo Spirito
Santo al Figliuolo. Questa finestra è sopra il battesimo in detto Duomo, nel
quale ancora lavorò la finestra della resurrezione di Lazzaro quattriduano,
dove è impossibile mettere in sì poco spazio tante figure, nelle quali si
conosce lo spavento e lo stupire di quel popolo et il fetore del corpo di
Lazaro, il quale fa piangere et insieme rallegrare le due sorelle della sua
resurressione. Et in questa opera sono squagliamenti infiniti di colore sopra
colore nel vetro e vivissima certo pare ogni minima cosa nel suo genere. E
chi vuol vedere quanto abbia in questa arte potuto la mano del priore nella