Page 722 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
P. 722





nel medesimo tempo alcune altre opere piccole, delle quali non accade far
menzione. Dirò bene che, ancora che queste cose fussero fatte da Andrea
più con pratica che con arte, si conosce nondimeno in loro una resoluzione
et un gusto di bontà molto lodevole. E nel vero se così fatti artefici

avessero congiunto alla buona pratica et al giudizio il fondamento del
disegno, vincerebbono d'eccellenza coloro che, disegnando perfettamente,
quando si mettono a lavorare il marmo lo graffiano e con istento in mala
maniera lo conducono, per non avere pratica e non sapere maneggiare i

ferri con quella pratica che si richiede. Dopo queste cose, lavorò Andrea
nella chiesa del Vescovado di Fiesole una tavola di marmo, posta nel
mezzo fra le due scale che sagliono al coro di sopra, dove fece tre figure
tonde et alcune storie di basso rilievo. Et in San Girolamo di Fiesole fece la

tavolina di marmo che è murata nel mezzo della chiesa. Per la fama di
queste opere venuto Andrea in cognizione, gli fu da gl'Operai di Santa
Maria del Fiore, allora che Giulio cardinale de' Medici governava Fiorenza,
dato a fare la statua d'uno Apostolo di quattro braccia, in quel tempo dico

che altre quattro simili ne furono allogate in un medesimo tempo: una a
Benedetto da Maiano, una a Iacopo Sansovino, una a Baccio Bandinelli e
l'altra a Michelagnolo Buonarroti; le quali statue avevano a essere insino al
numero di dodici e doveano porsi dove i detti Apostoli sono in quel

magnifico tempio dipinti di mano di Lorenzo di Bicci.
Andrea, dunque, condusse la sua con più bella pratica e giudizio che con

disegno e n'acquistò, se non lode quanto gl'altri, nome di assai buono e
pratico maestro. Onde lavorò poi quasi di continuo per l'opera di detta
chiesa e fece la testa di Marsilio Ficino, che in quella si vede dentro alla
porta che va alla canonica. Fece anco una fonte di marmo che fu mandata

al re d'Ungheria, la quale gli acquistò grande onore; fu di sua mano ancora
una sepoltura di marmo che fu mandata similmente in Strigonia città
d'Ungheria, nella quale era una Nostra Donna molto ben condotta con altre
figure, nella quale sepoltura fu poi riposto il corpo del cardinale di

Strigonia. A Volterra mandò Andrea due Angeli tondi di marmo, et a Marco
del Nero, fiorentino, fece un Crocifisso di legno grande quanto il vivo, che è
oggi in Fiorenza nella chiesa di Santa Felicita. Un altro minore ne fece per
la Compagnia dell'Assunta di Fiesole. Dilettossi anco Andrea

dell'architettura e fu maestro del Mangone, scarpellino et architetto, che
poi in Roma condusse molti palazzi et altre fabriche assai acconciamente.
Andrea finalmente, essendo fatto vecchio, attese solamente alle cose di
quadro, come quello che, essendo persona modesta e da bene, più amava

di vivere quietamente che alcun'altra cosa. Gli fu allogata da Madonna
Antonia Vespucci la sepoltura di Messer Antonio Strozzi suo marito, ma non
potendo egli molto lavorare da per sé, gli fece i due Angeli Maso Boscoli da
   717   718   719   720   721   722   723   724   725   726   727