Page 734 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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alla detta cappella; e sopra le porte era un vano fra nicchia e nicchia di
braccia cinque, per farvi storie di marmo. La facciata dinanzi era simile, ma
senza nicchie nel mezzo, e l'altezza dell'imbasamento faceva col risalto uno
altare, il quale accompagnavano le cantonate de' pilastri e le nicchie de'

canti. Nella medesima facciata era nel mezzo una larghezza della
medesima misura che gli spazii dalle bande per alcune storie della parte di
sopra e di sotto in tanta altezza quanta era quella della parte, ma
cominciando sopra l'altare, era una grata di bronzo dirimpetto all'altare di

dentro per la quale si udiva la messa e vedeva il didentro della camera et il
detto altare della Madonna. In tutto, dunque, erano gli spazii e vani per le
storie sette: uno dinanzi sopra la grata, due per ciascun lato maggiore e
due di sopra, ciò dietro all'altare della Madonna, et oltre ciò otto nicchie

grandi et otto piccole, con altri vani minori per l'arme et imprese del Papa
e della chiesa. Andrea dunque, avendo trovato la cosa in questo termine,
scompartì con ricco e bello ordine nei sottospazii istorie della vita della
Madonna; in una delle due facciate dai lati cominciò per una parte la

Natività della Madonna e la condusse a mezzo, onde fu poi finita del tutto
da Baccio Bandinelli; nell'altra parte cominciò lo Sposalizio, ma essendo
anco questa rimasa imperfetta fu, dopo la morte d'Andrea, finita in quel
modo che si vede da Raffaello da Monte Lupo; nella facciata dinanzi ordinò

in due piccoli quadri, che mettono in mezzo la grata di bronzo, che si
facesse in uno la Visitazione e nell'altro quando la Vergine e Giuseppo
vanno a farsi descrivere. E queste storie furono poi fatte da Francesco da
San Gallo allora giovane. In quella parte, poi, dove è lo spazio maggiore,

fece Andrea l'angelo Gabbriello che annunzia la Vergine (il che fu in quella
stessa camera che questi marmi rinchiuggono) con tanta bella grazia, che
non si può veder meglio, avendo fatta la Vergine intensissima a quel saluto
e l'Angelo ginocchioni, che non di marmo, ma pare veramente celeste e

che di boca gl'esca "Ave Maria". Sono in compagnia di Gabbriello due altri
Angeli tutti tondi e spiccati uno de' quali camina appresso di lui e l'altro
pare che voli. Due altri Angeli stanno dopo un casamento, in modo traforati
dallo scarpello che paiono vivi; in aria e sopra una nuvola trasforata, anzi

quasi tutta spiccata dal marmo, sono molti putti che sostengono un Dio
Padre che manda lo Spirito Santo per un raggio di marmo, che, partendosi
da Lui, tutto spiccato pare naturalissimo, sì come è anco la colomba, che
sopra esso rappresenta esso Spirito Santo; né si può dire quanto sia bello e

lavorato con sottilissimo intaglio un vaso pieno di fiori, che in questa opera
fece la graziosa mano d'Andrea, il quale nelle piume degl'Angeli, nella
capigliatura, nella grazia de' volti e de' panni et insomma in ogni altra cosa
sparse tanto del buono che non si può tanto lodare questa divina opra che

basti. E nel vero quel santissimo luogo, che fu propria casa et abitazione
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