Page 729 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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piacquero infinitamente, sì come ancora a tutta la corte; onde fu molti anni
della famiglia di detto signore con onorevole provisione.
Fu Timoteo gagliardo disegnatore, ma molto più dolce e vago coloritore, in
tanto che non potrebbono essere le sue opere più pulitamente, né con più
diligenza lavorate. Fu allegro uomo e di natura gioconda e festevole,
destro della persona, e nei motti e ragionamenti arguto e facetissimo. Si
dilettò sonare d'ogni sorte strumento, ma particolarmente di lira, in su la
quale cantava all'improvviso con grazia straordinaria. Morì l'anno di nostra
salute MDXXIIII e della sua vita cinquantaquattresimo, lasciando la patria
ricca del suo nome e delle sue virtù, quanto dolente della sua perdita.
Lasciò in Urbino alcune opere imperfette, le quali essendo poi state finite
da altri, mostrano col paragone quanto fusse il valore e la virtù di Timoteo;
di mano del quale sono alcuni disegni nel nostro libro, i quali ho avuto dal
molto virtuoso e gentile Messer Giovan Maria, suo figliuolo, molto belli e
certamente lodevoli, cioè uno schizzo del ritratto del Magnifico Giuliano de'
Medici in penna, il quale fece Timoteo mentre che esso Giuliano si riparava
nella corte d'Urbino in quella famosissima accademia, et un Noli me
tangere et un Giovanni Evangelista che dorme, mentre che Cristo ora
nell'orto, tutti bellissimi.