Page 736 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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agricoltura, godendosi in tanto un tranquillissimo riposo con i parenti e con
gl'amici. Standosi dunque la state al monte, vi fabbricò per sé una comoda
casa e comperò molti beni, et ai frati di Santo Agostino di quel luogo fece
fare un chiostro, che, per piccolo che sia, è molto bene inteso, se bene non

è quadro, per averlo voluto que' padri fabricare in sulle mura vecchie.
Nondimeno Andrea lo ridusse nel mezzo quadro ingrossando i pilastri ne'
cantoni, per farlo tornare, essendo sproporzionato, a buona e giusta
misura. Disegnò anco a una Compagnia, che è in detto chiostro, intitolata

Santo Antonio, una bellissima porta di componimento dorico, e similmente
il tramezzo et il pergamo della chiesa di esso Santo Agostino. Fece anco
fare nello scendere, per andare alla fonte, fuor d'una porta, verso la pieve
vecchia a mezza costa una cappelletta per i frati, ancor che non ne

avessero voglia. In Arezzo fece il disegno della casa di Messer Pietro
astrologo peritissimo, e di terra una figura grande per Monte Pulciano, cioè
un re Porsena, che era cosa singulare, ma non l'ho mai rivista dalla prima
volta in poi, onde dubito non sia male capitata. Et a un prete tedesco

amico suo, fece un San Rocco di terra cotta grande quanto il naturale e
molto bello; il quale prete lo fece porre nella chiesa di Battifolle, contado
d'Arezzo: e questa fu l'ultima scultura che facesse. Diede anco il disegno
delle scale della salita al Vescovado d'Arezzo. E per la Madonna delle

Lagrime della medesima città fece il disegno d'uno ornamento che si aveva
a fare di marmo, bellissimo con quattro figure di braccia quatro l'una, ma
non andò questa opera inanzi per la morte di esso Andrea; il quale
pervenuto all'età di LXVIII anni, come quello che mai non stava ozioso,

mettendosi in villa a tramutare certi pali da luogo a luogo, prese una calda
et in pochi giorni, aggravato da continua febre, si morì l'anno 1529.

Dolse la morte d'Andrea, per l'onore alla patria e per l'amore et utile a' tre
suoi figliuoli maschi et alle femmine parimente; e non è molto tempo che
Muzio Camillo, un de' tre predetti figliuoli, il quale negli studii delle buone
lettere riusciva ingegno bellissimo, gl'andò dietro con molto danno della

sua casa e dispiacere degl'amici. Fu Andrea, oltre alla professione dell'arte,
persona invero assai segnalata; perciò che fu nei discorsi prudente e d'ogni
cosa ragionava benissimo; fu provido e costumato in ogni sua azzione,
amicissimo degl'uomini dotti e filosofo naturalissimo. Attese assai alle cose

di cosmografia e lasciò ai suoi alcuni disegni e scritti di lontananze e di
misure. Fu di statura alquanto piccolo, ma benissimo formato e
complessionato. I capegli suoi erano distesi e molli, gl'occhi bianchi, il naso
aquilino, la carne bianca e rubiconda, ma ebbe la lingua alquanto impedita.

Furono suoi discepoli Girolamo Lombardo detto, Simone Cioli fiorentino,
Domenico dal Monte San Savino, che morì poco dopo lui, Lionardo del
Tasso fiorentino, che fece in Santo Ambruogio di Firenze sopra la sua
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