Page 774 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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giudicato dal Papa che non sarebbe potuto essere quell'edifizio più bello
quando fusse stato di marmo, e ciò fu invenzione di Lorenzo de' Medici,
padre di quel Papa, quando viveva. Fece il medesimo Iacopo in sulla piazza
di Santa Maria Novella un cavallo simile a quello di Roma, che fu tenuto
bello affatto. Furono anco fatti infiniti ornamenti alla sala del papa nella via
della Scala, e la metà di quella strada piena di bellissime storie di mano di
molti artefici; ma per la maggior parte disegnate da Baccio Bandinelli.
Entrando dunque Leone in Fiorenza del medesimo anno, il terzo dì di
settembre, fu giudicato questo apparato il maggiore che fusse stato fatto
già mai et il più bello.
Ma tornando oggimai ad Andrea, essendo di nuovo ricerco di fare un altro
quadro per lo re di Francia, ne finì in poco tempo uno, nel quale fece una
Nostra Donna bellissima, che fu mandato subito e cavatone dai mercanti
quattro volte più che non l'avevano essi pagato. Aveva a punto allora Pier
Francesco Borgherini fatto fare a Baccio d'Agnolo di legnami intagliati
spalliere, cassoni, sederi e letto di noce molto belli, per fornimento d'una
camera; onde, perché corrispondessero le pitture all'eccellenza degl'altri
lavori, fece in quelli fare una parte delle storie da Andrea, in figure non
molto grandi, de' fatti di Giuseppo figliuolo di Iacob, a concorrenza d'alcune
che n'aveva fatte il Granaccio e Iacopo da Pontorno, che sono molto belle.
Andrea dunque si sforzò, con mettere in quel lavoro diligenza e tempo
straordinario, di far sì che gli riuscissero più perfette che quelle degli altri
sopra detti. Il che gli venne fatto benissimo, avendo egli nella varietà delle
cose, che accaggiono in quelle storie, mostro quanto egli valesse nell'arte
della pittura. Le quali storie per la bontà loro furono per l'assedio di
Fiorenza volute scassare di dove erano confitte da Giovanbatista della
Palla, per mandare al re di Francia; ma perché erano confitte di sorte che
tutta l'opera si sarebbe guasta, restarono nel luogo medesimo con un
quadro di Nostra Donna che è tenuto cosa rarissima. Fece dopo questo
Andrea una testa d'un Cristo, tenuta oggi dai frati de' Servi in sull'altare
della Nunziata, tanto bella, che io per me non so se può imaginare da
umano intelletto, per una testa d'un Cristo, la più bella. Erano state fatte in
San Gallo, fuor della porta nelle capelle della chiesa, oltre alle due tavole
d'Andrea, molte altre, le quali non paragonano le sue; onde avendosene ad
allogare un'altra, operarono que' frati col padrone della capella ch'ella si
desse ad Andrea; il quale, cominciandola subito, fece in quella quattro
figure ritte che disputano della Trinità, cioè un Santo Agostino, che con aria
veramente africana et in abito di vescovo si muove con veemenzia verso
un San Pier martire, che tiene un libro aperto in aria et atto fieramente
terribile, la quale testa e figura è molto lodata. Allato a questo è un San
Francesco che con una mano tiene un libro e l'altra ponendosi al petto pare