Page 777 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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bellezza e vivezza sua; e la testa della Nostra Donna è il ritratto della sua
moglie di naturale. Il quale tabernacolo, per la incredibile bellezza di
questa pittura, che è veramente maravigliosa, fu lasciato in piedi, quando
l'anno 1530 per l'assedio di Fiorenza fu rovinato il detto convento

degl'Ingesuati et altri molti bellissimi edifizii. In que' medesimi tempi,
facendo in Francia Bartolomeo Panciatichi il vecchio molte facende di
mercanzia, come disideroso di lasciare memoria di sé in Lione, ordinò a
Baccio d'Agnolo che gli facesse fare da Andrea una tavola e gliela

mandasse là, dicendo che in quella voleva un'Assunta di Nostra Donna con
gl'Apostoli intorno al sepolcro. Questa opera dunque condusse Andrea fin
presso alla fine, ma perché il legname di quella parecchie volte s'aperse, or
lavorandovi, or lasciandola stare, ella si rimase a dietro non finita del tutto

alla morte sua e fu poi da Bartolomeo Panciatichi il giovane riposta nelle
sue case, come opera veramente degna di lode, per le bellissime figure
degl'Apostoli, oltre alla Nostra Donna che da un coro di putti ritti è
circondata, mentre alcuni altri la reggono e portano con una grazia

singularissima; et a sommo della tavola è ritratto fra gl'Apostoli Andrea
tanto naturalmente che par vivo; è oggi questa nella villa de' Baroncelli,
poco fuor di Fiorenza in una chiesetta stata murata da Piero Salviati vicina
alla sua villa, per ornamento di detta tavola. Fece Andrea a sommo

dell'orto de' Servi in due cantoni due storie della vigna di Cristo, cioè
quando ella si pianta, lega e paleggia, et appresso quel padre di famiglia
che chiama a lavorare coloro che si stavano oziosi, fra i quali è uno che
mentre dimandato se vuole entrare in opera, sedendo si gratta le mani e

sta pensando se vuole andare fra gl'altri operai, nella guisa a punto che
certi infingardi si stanno con poca voglia di lavorare. Ma molto più bella è
l'altra, dove il detto padre di famiglia gli fa pagare, mentre essi
mormorando si dogliono; e fra questi uno che da sé annovera i danari,

stando intento a quello che gli tocca, par vivo; sì come anco pare il
castaldo che gli paga; le quali storie sono di chiaro scuro e lavorate in
fresco con destrissima pratica.

Dopo queste fece nel noviziato del medesimo convento a sommo d'una
scala, una Pietà colorita a fresco in una nicchia, che è molto bella. Dipinse
anco in un quadretto a olio un'altra Pietà et insieme una Natività nella

camera di quel convento, dove già stava il generale Angelo Aretino. Fece il
medesimo a Zanobi Bracci, che molto disiderava avere opere di sua mano,
in un quadro per una camera, una Nostra Donna che inginocchiata si
appoggia a un masso contemplando Cristo che, posato sopra un viluppo di

panni, la guarda sorridendo; mentre un San Giovanni, che vi è ritto,
accenna alla Nostra Donna quasi mostrando quello essere il vero Figliuol di
Dio. Dietro a questi è un Giuseppo appoggiato con la testa in su le mani
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