Page 772 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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cose d'Andrea di singolare e veramente rara bellezza. Fece anco al Nizza
legnaiuolo un quadro di Nostra Donna che fu non men bello stimato che
l'altre opere sue.
Deliberando poi l'Arte de' Mercatanti che si facessero alcuni carri trionfali di
legname, a guisa degl'antichi Romani, perché andassero la mattina di San
Giovanni a processione in cambio di certi paliotti di drappo e ceri che le
città e castella portano in segno di tributo, passando dinanzi al Duca e
magistrati principali, di dieci che se ne fecero allora, ne dipinse Andrea
alcuni a olio e di chiaro scuro, con alcune storie che furono molto lodate. E
se bene si doveva seguitare di farne ogni anno qualcuno, per insino a che
ogni città e terra avesse il suo (il che sarebbe stato magnificenza e pompa
grandissima) fu nondimeno dismesso il ciò fare l'anno 1527. Mentre dunque
che con queste et altre opere Andrea adornava la sua città et il suo nome
ogni giorno maggiormente cresceva, deliberarono gl'uomini della
Compagnia dello Scalzo che Andrea finisse l'opera del loro cortile, che già
aveva cominciato e fattovi la storia del battesimo di Cristo; e così, avendo
egli rimesso mano all'opera più volentieri, vi fece due storie, e per
ornamento della porta che entra nella Compagnia, una Carità et una
Iustizia bellissime. In una delle storie fece San Giovanni che predica alle
turbe in attitudine pronta, con persona adulta e simile alla vita che faceva
e con un'aria di testa che mostra tutto spirito e considerazione. Similmente
la varietà e prontezza degl'ascoltatori è maravigliosa, vedendosi alcuni
stare ammirati e tutti attoniti nell'udire nuove parole et una così rara e non
mai più udita dottrina. Ma molto più si adoperò l'ingegno d'Andrea nel
dipignere Giovanni che battezza in acqua una infinità di popoli, alcuni de'
quali si spogliano, altri ricevono il battesimo et altri, essendo spogliati,
aspettano che finisca di battezzare quelli che sono inanzi a loro; et in tutti
mostrò un vivo affetto e molto ardente disiderio nell'attitudini di coloro che
si affrettano per essere mondati dal peccato, senzaché tutte le figure sono
tanto ben lavorate in quel chiaro scuro ch'elle rappresentano vive istorie di
marmo e verissime. Non tacerò che, mentre Andrea in queste et in altre
pitture si adoperava, uscirono fuori alcune stampe intagliate in rame
d'Alberto Duro, e che egli se ne servì e ne cavò alcune figure, riducendole
alla maniera sua. Il che ha fatto credere ad alcuni, non che sia male
servirsi delle buone cose altrui destramente, ma che Andrea non avesse
molta invenzione.
Venne in quel tempo disiderio a Baccio Bandinelli, allora disegnatore molto
stimato, d'imparare a colorire a olio; onde, conoscendo che niuno in
Fiorenza ciò meglio sapea fare di esso Andrea, gli fece fare un ritratto di
sé, che somigliò molto in quell'età, come si può anco vedere. E così nel
vedergli fare questa et altre opere, vide il suo modo di colorire, se ben poi