Page 771 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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con Giovanni Gaddi, che fu poi cherico di camera; il quale, perché si dilettò
sempre dell'arti del disegno, faceva allora lavorare del continuo Iacopo
Sansovino; onde, piacendo a costui la maniera d'Andrea, gli fece fare per
sé un quadro d'una Nostra Donna bellissima; il quale, per avergli Andrea
fatto intorno e modegli et altre fatiche ingegnose, fu stimato la più bella
opera che insino allora Andrea avesse dipinto. Fece dopo questo un altro
quadro di Nostra Donna a Giovanni di Paulo merciaio, che piacque a
chiunque il vide infinitamente per essere veramente bellissimo. Et ad
Andrea Santini ne fece un altro, dentrovi la Nostra Donna, Cristo, San
Giovanni e San Giuseppo, lavorati con tanta diligenza, che sempre furono
stimati in Fiorenza pittura molto lodevole. Le quali tutte opere diedero sì
gran nome ad Andrea nella sua città, che fra molti giovani e vecchi, che
allora dipignevano, era stimato dei più eccellenti che adoperassino colori e
pennelli; laonde si trovava non solo essere onorato, ma in istato ancora, se
bene si faceva poco affatto pagare le sue fatiche, che poteva in parte
aiutare e sovvenire i suoi e difenderse dai fastidii e dalle noie che hanno
coloro che ci vivono poveramente.
Ma essendosi d'una giovane innamorato e poco appresso, essendo rimasta
vedova, toltala per moglie, ebbe più che fare il rimanente della sua vita e
molto più da travagliare che per l'adietro fatto non aveva; perciò che, oltre
le fatiche e fastidii che seco portano simili impacci comunemente, egli se
ne prese alcuni da vantaggio, come quello che fu ora da gelosia et ora da
una cosa et ora da un'altra combattuto. Ma per tornare all'opere che fece,
le quali, come furono assai, così furono rarissime, egli fece, dopo quelle di
che si è favellato di sopra, a un frate di Santa Croce dell'Ordine minore, il
quale era governatore allora delle monache di San Francesco in via
Pentolini e si dilettava molto della pittura, in una tavola per la chiesa di
dette monache, la Nostra Donna ritta e rilevata sopra una basa in otto
faccie; in sulle cantonate della quale sono alcune arpie che seggono quasi
adorando la Vergine, la quale con una mano tiene in collo il Figliuolo, che
con attitudine bellissima la strigne con le braccia tenerissimamente, e con
l'altra un libro serrato, guardando due putti ignudi i quali, mentre l'aiutano
a reggere, le fanno intorno ornamento. Ha questa Madonna, da man ritta,
un San Francesco molto ben fatto, nella testa del quale si conosce la bontà
e semplicità che fu veramente in quel santo uomo; oltre ciò sono i piedi
bellissimi, e così i panni, perché Andrea con un girar di pieghe molto ricco e
con alcune ammaccature dolci sempre contornava le figure in modo che si
vedeva l'ignudo; a man destra ha un San Giovanni Evangelista, finto
giovane et in atto di scrivere l'Evangelio, in molto bella maniera; si vede,
oltre ciò, in questa opera un fumo di nuvoli trasparenti sopra il casamento
e le figure che pare che si muovino. La quale opera è tenuta oggi fra le