Page 782 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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La quale testa fu poi donata da esso Messer Ottaviano al vescovo vecchio
de' Marzi. Non molto dopo, disiderando Messer Baldo Magni da Prato fare
alla Madonna della Carcere nella sua terra una tavola di pittura bellissima,
dove aveva fatto fare prima un ornamento di marmo molto onorato, gli fu,

fra molti altri pittori, messo inanzi Andrea; onde avendo Messer Baldo,
ancor che di ciò non s'intendesse molto, più inchinato l'animo a lui che a
niun altro, gli aveva quasi dato intenzione di volere che egli e non altri
facesse; quando un Niccolò Soggi sansovino, che aveva qualche amicizia in

Prato, fu messo inanzi a Messer Baldo per quest'opera, e di maniera
aiutato, dicendo che non si poteva avere miglior maestro di lui, che gli fu
allogata quell'opera. Intanto, mandando per Andrea chi l'aiutava, egli con
Domenico Puligo et altri pittori amici suoi, pensando al fermo che il lavoro

fusse suo, se n'andò a Prato. Ma giunto trovò che Niccolò non solo aveva
rivolto l'animo di Messer Baldo, ma anco era tanto ardito e sfacciato, che in
presenza di Messer Baldo disse ad Andrea che giocherebbe seco ogni
somma di danari a far qualche cosa di pittura e chi facesse meglio tirasse.

Andrea, che sapea quanto Niccolò valesse, rispose, ancor che per ordinario
fusse di poco animo: "Io ho qui meco questo mio garzone che non è stato
molto all'arte, se tu vuoi giocar seco, io metterò i danari per lui, ma meco
non voglio che tu ciò faccia per niente: perciò che, se io ti vincessi, non mi

sarebbe onore, e se io perdessi, mi sarebbe grandissima vergogna". E
detto a Messer Baldo che desse l'opera a Niccolò, perché egli la farebbe di
maniera che ella piacerebbe a chi andasse al mercato, se ne tornò a
Fiorenza, dove gli fu allogata una tavola per Pisa, divisa in cinque quadri,

che poi fu posta alla Madonna di S. Agnesa lungo le mura di quella città,
fra la cittadella vecchia et il Duomo. Facendo dunque in ciascun quadro una
figura, fece S. Giovanni Battista e S. Piero, che mettono in mezzo quella
Madonna che fa miracoli; negl'altri è S. Caterina martire, S. Agnesa e S.

Margherita; figure, ciascuna per sé, che fanno maravigliare per la loro
bellezza chiunche le guarda e sono tenute le più leggiadre e belle femmine
che egli facesse mai. Aveva Messer Iacopo, frate de' Servi, nell'assolvere e
permutar un voto d'una donna, ordinatole ch'ella facesse fare sopra la

porta del fianco della Nunziata che va nel chiostro, dalla parte di fuori, una
figura d'una Nostra Donna; per che trovato Andrea, gli disse che aveva a
fare spendere questi danari e che, se bene non erano molti, gli pareva ben
fatto, avendogli tanto nome acquistato le altre opere fatte in quel luogo,

che egli e non altri facesse anco questa. Andrea, che era anzi dolce uomo
che altrimenti, spinto dalle persuasioni di quel padre, dall'utile e dal
desiderio della gloria, rispose che la farebbe volentieri; e poco appresso,
messovi mano, fece in fresco una Nostra Donna che siede, bellissima, con il

Figliuolo in collo et un San Giuseppo, che appoggiato a un sacco, tien
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