Page 786 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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lavorata con arte, disegno e diligenza incredibile. Finito che ebbe questo
quadro, Andrea lo portò a Messer Ottaviano; ma perché, essendo allora
l'assedio attorno a Firenze, aveva quel signore altri pensieri, gli rispose che
lo desse a chi voleva, scusandosi e ringraziandolo sommamente. Al che

Andrea non rispose altro se non: "La fatica è durata per voi e vostro sarà
sempre". "Vendilo", rispose Messer Ottaviano "e serveti de' danari, perciò
che io so quel che io mi dico." Partitosi dunque Andrea, se ne tornò a casa,
né per chieste che gli fussino fatte volle mai dare il quadro a nessuno, anzi,

fornito che fu l'assedio et i Medici tornati in Firenze, riportò Andrea il
quadro a Messer Ottaviano, il quale presolo ben volentieri e ringraziandolo,
glielo pagò doppiamente. La qual opera è oggi in camera di Madonna
Francesca, sua donna, e sorella del reverendissimo Salviati; la quale non

tiene men conto delle belle pitture lasciateli dal Magnifico suo consorte che
ella si faccia del conservare e tener conto degl'amici di lui. Fece un altro
quadro Andrea, quasi simile a quello della Carità già detta, a Giovanni
Borgherini, dentrovi una Nostra Donna, un S. Giovanni putto che porge a

Cristo una palla, figurata per il mondo, et una testa di S. Giuseppo molto
bella. Venne voglia a Pavolo da Terra Rossa, veduta la bozza del sopra
detto Abramo, d'avere qualche cosa di mano d'Andrea, come amico
universalmente di tutti i pittori. Per che richiestolo d'un ritratto di quello

Abramo, Andrea volentieri lo servì, e glielo fece tale che nella sua
piccolezza non fu punto inferiore alla grandezza dell'originale. Laonde,
piacendo molto a Pavolo, gli domandò del prezzo per pagarlo, stimando
che dovesse costarli quello che veramente valeva; ma chiedendoli Andrea

una miseria, Pavolo quasi si vergognò e strettosi nelle spalle gli diede tutto
quello che chiese. Il quadro fu poi mandato da lui a Napoli... et in quel
luogo è la più bella et onorata pittura che vi sia. Erano per l'assedio di
Firenze fuggitisi con le paghe alcuni capitani della città, onde essendo

richiesto Andrea di dipignere nella facciata del palazzo del podestà et in
piazza non solo detti capitani, ma ancora alcuni cittadini fuggiti e fatti
ribelli, disse che gli farebbe; ma per non si acquistare, come Andrea dal
Castagno, il cognome degli Impiccati, diede nome di fargli fare a un suo

garzone, chiamato Bernardo del Buda. Ma fatta una turata grande, dove
egli stesso entrava e usciva di notte, condusse quelle figure di maniera che
parevano coloro stessi vivi e naturali. I soldati che furon dipinti in piazza
nella facciata della Mercatanzia Vecchia vicino alla condotta furono, già

sono molt'anni, coperti di bianco perché non si vedesseno. E similmente i
cittadini che egli finì tutti di sua mano nel palazzo del podestà guasti.

Essendo dopo Andrea in questi suoi ultimi anni molto familiare d'alcuni che
governavano la Compagnia di San Bastiano che è dietro a' Servi, fece loro
di sua mano un San Bastiano dal bellico in su tanto bello, che ben parve
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