Page 835 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
P. 835





eccellente, e che lavorassino in compagnia in San Salvatore a' frati
Scopetini, un refettorio, il quale dipinsero parte a fresco parte a secco;
dentrovi quando Cristo sazia coi cinque pani e due pesci, cinquemila
persone. Lavorarono ancora in una facciata della libreria la disputa di Santo

Agostino, nella quale fecero una prospettiva assai ragionevole. Avevano
questi maestri, per avere veduto l'opere di Raffaello e praticato con esso,
un certo che d'un tutto, che pareva di dovere esser buono; ma nel vero non
attesero all'ingegnose particolarità dell'arte, come si debbe. Ma perché in

Bologna in que' tempi non erano pittori che sapessero più di loro, erano
tenuti da chi governava e dai popoli di quella città i migliori maestri
d'Italia. Sono di mano di Bartolomeo sotto la volta del palagio del podestà
alcuni tondi in fresco, e dirimpetto al palazzo de' Fantucci in San Vitale una

storia della visitazione di Santa Elisabetta. E ne' Servi di Bologna intorno a
una tavola d'una Nunziata dipinta a olio, alcuni Santi lavorati a fresco da
Innocenzio da Imola. Et in San Michele in Bosco dipinse Bartolomeo a
fresco la capella di Ramazzotto, capo di parte in Romagna. Dipinse il

medesimo in Santo Stefano in una capella due Santi a fresco con certi putti
in aria assai begli. Et in San Iacopo una capella a Messer Aniballe del
Corello, nella quale fece la Circoncisione di Nostro Signore, con assai
figure; e nel mezzo tondo disopra fece Abramo, che sacrifica il figliuolo a

Dio. E questa opera invero fu fatta con buona pratica e maniera. A tempera
dipinse nella Misericordia fuor di Bologna in una tavoletta la Nostra Donna
et alcuni Santi, e per tutta la città molti quadri et altre opere, che sono in
mano di diversi. E nel vero fu costui nella bontà della vita e nell'opere più

che ragionevole, et ebbe miglior disegno et invenzione che gl'altri, come si
può vedere nel nostro libro in un disegno, nel quale è Gesù Cristo fanciullo
che disputa con i Dottori nel tempio, con un casamento molto ben fatto e
con giudizio. Finalmente finì costui la vita d'anni cinquantotto, essendo

sempre stato molto invidiato da Amico Bolognese, uomo capriccioso e di
bizzarro cervello: come sono anco pazze, per dir così, e capricciose, le
figure da lui fatte per tutta Italia e particolarmente in Bologna, dove
dimorò il più del tempo. E nel vero, se le molte fatiche che fece et i

disegni, fussero state durate per buona via e non a caso, egli averebbe per
aventura passato molti, che tenghiamo rari e valent'uomini. Ma può tanto,
dall'altro lato, il fare assai, che è impossibile non ritrovarne infra molte
alcuna buona e lodevole opera, come è fra le infinite che fece costui una

facciata di chiaro scuro in sulla piazza de' Marsigli, nella quale sono molti
quadri di storie, et un fregio d'animali che combattono insieme, molto fiero
e ben fatto, e quasi delle migliori cose che dipignesse mai. Un'altra facciata
dipinse alla porta di San Mammolo, et a San Salvadore un fregio intorno

alla capella maggiore, tanto stravagante e pieno di pazzie, che farebbe
   830   831   832   833   834   835   836   837   838   839   840