Page 839 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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VITA DEL FRANCIA BIGIO PITTOR FIORENTINO
Le fatiche che si patiscono nella vita per levarsi da terra e ripararsi da la
povertà, soccorrendo non pure sé ma i prossimi suoi, fanno che il sudor e
disagi diventano dolcissimi, et il nutrimento di ciò talmente pasce l'animo
altrui, che la bontà del cielo, veggendo alcun volto a buona vita et ottimi
costumi e pronto et inclinato agli studi delle scienze, è sforzato sopra
l'usanza sua essergli nel genio favorevole e benigno. Come fu veramente al
Francia pittor fiorentino; il quale da ottima e giusta cagione posto all'arte
della pittura, s'esercitò in quella, non tanto desideroso di fama, quanto per
porgere aiuto ai poveri parenti suoi. Et essendo egli nato di umilissimi
artefici e persone basse, cercava svilupparsi da questo, al che fare lo
spronò molto la concorrenza di Andrea del Sarto allora suo compagno, co 'l
quale molto tempo tenne e bottega e la vita del dipignere. La qual vita fu
cagione ch'eglino grande acquisto fecero l'un per l'altro all'arte della
pittura.
Imparò il Francia nella sua giovanezza, dimorando alcuni mesi con Mariotto
Albertinelli, i principii dell'arte. Et essendo molto inclinato alle cose di
prospettiva e quella imparando di continuo per lo diletto di essa, fu in
Fiorenza riputato molto valente nella sua giovanezza. Le prime opere da lui
dipinte furono in San Brancazio, chiesa dirimpetto alle case sue, cioè un
San Bernardo lavorato in fresco, e nella cappella de' Rucellai in un pilastro
una Santa Caterina da Siena lavorata similmente in fresco: le quali diedero
saggio delle sue buone qualità, che in tale arte mostrò per le sue fatiche.
Ma molto più lo fé tenere valente un quadro di Nostra Donna con il Putto in
collo ch'è a una capellina in San Piero Maggiore, dove un San Giovanni
fanciullo fa festa a Gesù Cristo. Si dimostrò anco eccellente a San Giobbe
dietro a' Servi in Fiorenza in un cantone della chiesa di detto Santo, in un
tabernacolo lavorato a fresco, nel quale fece la visitazione della Madonna.
Nella quale figura si scorge la benignità della Madonna, e nella vecchia una
reverenza grandissima; e dipinse il San Giobbe povero e lebbroso, et il
medesimo ricco e sano. La quale opera diè tal saggio di lui, che pervenne
in credito et in fama. Laonde gli uomini, che di quella chiesa e Compagnia
erano capitani, gli allogarono la tavola dello altar maggiore, nella quale il
Francia si portò molto meglio; et in tale opera, in un San Giovanni Batista
si ritrasse nel viso; e fece in quella una Nostra Donna e San Giobbe povero.
Edificossi allora in Santo Spirito di Fiorenza, la cappella di San Niccola,
nella quale di legno col modello di Iacopo Sansovino fu intagliato esso