Page 840 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Santo tutto tondo, et il Francia due Agnoletti, che in mezzo lo mettono,
dipinse a olio in duo quadri che furono lodati, et in due tondi fece una
Nunziata; e lavorò la predella di figure piccole dei miracoli di San Niccola
con tanta diligenza, che merita perciò molte lodi. Fece in San Pier Maggiore
alla porta a man destra entrando in chiesa, una Nunziata, dove ha fatto
l'Angelo che ancora vola per aria, et essa che ginocchioni, con una
graziosissima attitudine, riceve il saluto. E vi ha tirato un casamento in
prospettiva, il quale fu cosa molto lodata et ingegnosa. E nel vero ancor
che 'l Francia avesse la maniera un poco gentile, per essere egli molto
faticoso e duro nel suo operare, nientedimeno egli era molto riservato e
diligente nelle misure dell'arte nelle figure. Gli fu allogato a dipignere nei
Servi, per concorrenza d'Andrea del Sarto, nel cortile dinanzi alla chiesa,
una storia: nella quale fece lo sposalizio di Nostra Donna, dove
apertamente si conosce la grandissima fede che aveva Giuseppo, il quale
sposandola non meno mostra nel viso il timore che l'allegrezza. Oltra che
egli vi fece uno che gli dà certe pugna, come si usa ne' tempi nostri per
ricordanza delle nozze. Et in uno ignudo espresse felicemente l'ira et il
desio, inducendolo a rompere la verga sua che non era fiorita, e di questo,
con molti altri, è il disegno nel nostro libro. In compagnia ancora della
Nostra Donna fece alcune femmine con bellissime arie et acconciature di
teste, de le quali egli si dilettò sempre. Et in tutta questa istoria, non fece
cosa che non fusse benissimo considerata: come è una femmina con un
putto in collo che va in casa, et ha dato de le busse ad un altro putto che
postosi a sedere non vuole andare e piagne e sta con una mano al viso
molto graziatamente. E certamente che in ogni cosa, e grande e piccola,
mise in quella istoria molta diligenza et amore, per lo sprone et animo che
aveva di mostrare in tal cosa agli artefici et agli altri intendenti, quanto egli
le difficultà dell'arte sempre avesse in venerazione, e quelle imitando a
buon termine riducesse.
Volendo non molto dopo i frati per la solennità d'una festa, che le storie
d'Andrea si scoprissero e quelle del Francia similmente, la notte che il
Francia aveva finita la sua dal basamento in fuori, come temerari e
prosontuosi gliela scopersero, pensando, come ignoranti di tale arte, che il
Francia ritoccare o fare altra cosa nelle figure non dovesse. La mattina,
scoperta così quella del Francia come quelle d'Andrea, fu portato la nuova
al Francia che l'opere d'Andrea e la sua erano scoperte: di che ne sentì
tanto dolore, che ne fu per morire. E venutagli stizza contra a' frati per la
presunzione loro, che così poco rispetto gli avevano usato, di buon passo
caminando pervenne all'opera. E salito su 'l ponte, che ancora non era
disfatto se bene era scoperta la storia, con una martellina da muratori, che
era quivi, percosse alcune teste di femmine e guastò quella della Madonna,