Page 846 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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piccole e colorite intorno alla Pietà che fecie Pietro Perugino allo altare de'
Seristori, le quali son campite prima di rosso e nero mescolato insieme, e
sopra rilevato di varii colori, che son fatte facilmente e con una grazia e
fierezza grandissima. Costui cominciò a dar principio di far le facciate delle

case e palazzi sullo intonaco della calcina mescolata con nero di carbon
pesto o vero paglia abrucciata, che poi sopra questo intonaco fresco
dandovi di bianco, e disegnato le grottesche con que' partimenti che e'
voleva sopra alcuni cartoni, spolverandogli sopra lo 'ntonaco veniva con un

ferro a graffiare sopra quello talmente, che quelle facciate venivan
disegnate tutte da quel ferro, e poi raschiato il bianco de' campi di queste
grottesche che rimaneva scuro, le veniva ombrando, o col ferro medesimo
trattegiando con buon disegno. Tutta quella opera poi, con un acquerello

liquido come acqua tinta di nero, l'andava ombrando: che ciò mostra una
cosa bella, vaga e rica da vedere, che, di ciò s'è trattato di questo modo
nelle teoriche al capitolo 26 degli sgraffiti. Le prime facciate che fecie
Andrea di questa maniera fu, in Borgo Ogni Santi, la facciata de' Gondi, che

è molto leggiadra e graziosa, Lungarno fra 'l ponte Santa Trinita e quello
della Carraia, di verso Santo Spirito, quella di Lanfredino Lanfredini, ch'è
ornatissima e con varietà di spartimenti. Da San Michele di piazza Padella,
lavorò pur di graffito la casa di Andrea e Tomaso Sertini, varia e con

maggior maniera che l'altre due. Fece di chiaro scuro la facciata della
chiesa de' frati de' Servi, dove fece fare in dua nichie a Tomaso di Stefano
pittore l'Angelo che annunzia la Vergine, e nel cortile dove son le storie di
San Filippo e della Nostra Donna fatte da Andrea del Sarto. Fra le dua

porte fecie un'arme bellissima di papa Leone X, e per la venuta di quel
pontefice in Fiorenza, fece alla facciata di Santa Maria del Fiore molti begli
ornamenti di grottesche per Iacopo Sansovino, che gli piede per donna una
sua sorella; fece il baldachino dove andò sotto il Papa con un cielo pien di

grottesche bellissimo, e drapelloni a torno con arme di quel Papa et altre
imprese della chiesa, che fu poi donato alla chiesa di San Lorenzo di
Fiorenza, dove ancora oggi si vede, e così molti stendardi e bandiere per,
quella entrata, e nella onoranza di molti cavalieri fatti da quel pontefice e

da altri principi, che ne sono in diverse chiese appiccate in quella città.
Servì Andrea del continuo la casa de' Medici nelle nozze del duca Giuliano
et in quelle del duca Lorenzo per gli aparati di quelle, empiendole di vari
ornamenti di grottesche, così nelle essequie di que' principi, dove fu

adoperato grandemente e dal Francia Bigio e da Andrea del Sarto, dal
Puntormo e Ridolfo Grillandaio, e ne' trionfi et altri aparati dal Granaccio,
che non si poteva far cosa di buono senza lui. Era Andrea il migliore uomo
che tocassi mai pennello e di natura timido, e non volse mai sopra di sé far

lavoro alcuno perché temeva a riscuotere i danari delle opere, e si
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