Page 850 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
P. 850





chiesa della Trinità la capella della Concezzione a fresco, con molta pratica
e diligenza.

Fu ne' medesimi tempi Nicola, detto comunemente da ognuno maestro
Cola dalla Matrice, il quale fece in Ascoli, in Calavria et a Norcia molte
opere che sono notissime, che gl'acquistarono fama di maestro raro e del
migliore che fusse mai stato in que' paesi. E perché attese anco

all'architettura, tutti gl'edificii che ne' suoi tempi si fecero ad Ascoli et in
tutta quella provincia, furono architettati da lui; il quale senza curarsi di
veder Roma o mutar paese, si stette sempre in Ascoli vivendo un tempo
allegramente con una sua moglie di buona et onorata famiglia e dotata di

singolar virtù d'animo, come si vide quanto, al tempo di papa Paulo Terzo,
si levarono in Ascoli le parti; perciò che fuggendo costei col marito, il quale
era seguitato da molti soldati, più per cagione di lei, che bellissima giovane
era, che per altro, ella si risolvé, non vedendo di potere in altro modo

salvare a sé l'onore et al marito la vita, a precipitarsi da un'altissima balza
in un fondo; il che fatto, pensarono tutti che ella si fusse, come fu invero,
tutta stritolata non che percossa a morte; per che lasciato il marito senza
fargli alcuna ingiuria, se ne tornarono in Ascoli. Morta dunque questa

singolar donna, degna d'eterna lode, visse maestro Cola il rimanente della
sua vita poco lieto. Non molto dopo, essendo il signor Alessandro Vitelli
fatto signore della Matrice, condusse maestro Cola già vecchio a Città di
Castello dove, in un suo palazzo, gli fece dipignere molte cose a fresco e

molti altri lavori, le quali opere finite, tornò maestro Cola a finire la sua
vita alla Matrice. Costui non arebbe fatto se non ragionevolmente, se egli
avesse la sua arte esercitato in luoghi dove la concorrenza e l'emulazione
l'avesse fatto attendere con più studio alla pittura, et esercitare il bello

ingegno di cui si vide che era stato dalla natura dotato.

   845   846   847   848   849   850   851   852   853   854   855