Page 852 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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la vede resta maravigliato che da un putto fusse condotta sì bene una simil
cosa. Fu posta questa tavola in Parma alla Nunziata, dove stanno i frati de'
Zoccoli. Ma non contento di questo, si volle provare Francesco a lavorare in
fresco, per che fatta in San Giovanni Evangelista, luogo de' monaci neri di

San Benedetto, una capella, perché quella sorte di lavoro gli riusciva, ne
fece insino in sette. Ma in quel tempo, mandando papa Leon Decimo il
signor Prospero Colonna col campo a Parma, i zii di Francesco, dubitando
non forse perdesse tempo o si sviasse, lo mandarono in compagnia di

Ieronimo Mazzuoli suo cugino, anch'egli putto e pittore, in Viadana, luogo
del Duca di Mantoa, dove stando tutto il tempo che durò quella guerra, vi
dipinse Francesco due tavole a tempera, una delle quali, dove è San
Francesco che riceve le stimite e Santa Chiara, fu posta nella chiesa de'

frati de' Zoccoli, e l'altra, nella quale è uno sposalizio di Santa Caterina,
con molte figure, fu posta in S. Piero. Né creda niuno che queste siano
opere da principiante e giovane, ma da maestro e vecchio. Finita la guerra
e tornato Francesco col cugino a Parma, primamente finì alcuni quadri che

alla sua partita aveva lasciati imperfetti, che sono appresso varie persone,
e dopo fece in una tavola a olio la Nostra Donna col Figliuolo in collo, San
Ieronimo da un lato e il beato Bernardino da Feltro nell'altro. E nella testa
d'uno dei detti ritrasse il padrone della tavola tanto bene, che non gli

manca se non lo spirito. E tutte quest'opere condusse inanzi che fusse di
età d'anni dicianove. Dopo, venuto in desiderio di veder Roma, come quello
che era in sull'acquistare e sentiva molto lodar l'opere de' maestri buoni, e
particolarmente quelle di Raffaello e di Michelagnolo, disse l'animo e

disiderio suo ai vecchi zii, ai quali parendo che non fusse cotal desiderio se
non lodevole, dissero esser contenti, ma che sarebbe ben fatto che egli
avesse portato seco qualche cosa di sua mano che gli facesse entratura a
que' signori et agl'artefici della professione; il qual consiglio non

dispiacendo a Francesco, fece tre quadri, due piccoli et uno assai grande,
nel quale fece la Nostra Donna col Figliuolo in collo che toglie di grembo a
un Angelo alcuni frutti et un vecchio con le braccia piene di peli, fatto con
arte e giudizio e vagamente colorito. Oltra ciò, per investigare le

sottigliezze dell'arte, si mise un giorno a ritrarre se stesso, guardandosi in
uno specchio da barbieri, di que' mezzo tondi. Nel che fare, vedendo quelle
bizzarrie che fa la ritondità dello specchio, nel girare che fanno le travi de'
palchi, che torcono e le porte e tutti gl'edifizi che sfuggono stranamente, gli

venne voglia di contrafare per suo capriccio ogni cosa. Laonde, fatta fare
una palla di legno al tornio, e quella divisa per farla mezza tonda e di
grandezza simile allo specchio, in quella si mise con grande arte a
contrafare tutto quello che vedeva nello specchio e particolarmente se

stesso tanto simile al naturale, che non si potrebbero stimare, né credere.
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