Page 869 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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giro condussero a sboccare nelle lagune di Chioggia. E così, non mettendo
quel fiume in quelle di Vinezia, non vi ha portato terreno che abbia potuto
riempire, come ha fatto a Chioggia, dove ha in modo munito e ripieno, che
si sono fatte, dove erano l'acque, molte possessioni e ville, con grande
utile della città di Venezia. Onde affermano molti e massimamente il
Magnifico Messer Luigi Cornaro, gentiluomo di Vinezia, e per lunga
esperienza e dottrina prudentissimo, che, se non fusse stato l'avertimento
di fra' Iocondo, tutto quello atterramento fatto nelle dette lagune di
Chioggia, si sarebbe fatto, e forse maggiore, in quelle di Vinezia, con
incredibile danno e quasi rovina di quella città. Afferma ancora il
medesimo, il quale fu amicissimo di fra' Iocondo, come fu sempre et è di
tutti i virtuosi, che la sua patria Vinezia avea sempre per ciò obligo
immortale alla memoria di fra' Iocondo, e che egli si potrebbe in questa
parte ragionevolmente chiamare secondo edificatore di Vinezia, e che
quasi merita più lode, per avere conservata l'ampiezza e nobiltà di sì
maravigliosa e potente città mediante questo riparo, che coloro che
l'edificarono da principio debile e di poca considerazione. Perché questo
benefizio, sì come è stato, così sarà eternamente d'incredibile giovamento
et utile a Vinezia.
Essendosi, non molti anni dopo che ebbe fatto questa sant'opera fra'
Iocondo, con molto danno de' viniziani abruciato il Rialto di Vinezia, nel
quale luogo sono i raccetti delle più preciose merci e quasi il tesoro di
quella città, et essendo ciò avenuto in tempo a punto che quella Republica,
per lunghe e continue guerre e perdita della maggior parte, anzi di quasi
tutto lo stato di terra ferma, era ridotta in stato travagliatissimo, stavano i
signori del governo in dubbio e sospesi di quello dovessero fare. Pure,
essendo la riedificazione di quel luogo di grandissima importanza, fu
risoluto che ad ogni modo si rifacesse. E per farla più onorevole e secondo
la grandezza e magnificenza di quella Republica, avendo prima conosciuto
la virtù di fra' Iocondo e quanto valesse nell'architettura, gli diedero ordine
di fare un disegno di quella fabrica. Laonde ne disegnò uno di questa
maniera: voleva occupare tutto lo spazio che è fra il canale delle Beccherie
di Rialto et il rio del Fondaco delle Farine, pigliando tanto terreno fra l'uno
e l'altro rio, che facesse quadro perfetto, cioè che tanta fusse la lunghezza
delle facciate di questa fabrica, quanto di spazio al presente si trova,
caminando, dallo sbucare di questi due rivi nel Canal Grande. Disegnava,
poi, che li detti due rivi sboccassero dall'altra parte in un canal comune che
andasse dall'uno all'altro, tal che questa fabrica rimanesse d'ogni intorno
cinta dall'acqua, cioè che avesse il Canal Grande da una parte, li due rivi da
due, et il rio, che s'avea a far di nuovo, dalla quarta parte. Voleva, poi, che
fra l'acqua e la fabrica intorno intorno al quadro fusse, o vero rimanesse,