Page 872 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
P. 872





lavorò il detto Iacopo la capella di S. Nicolò di Verona, attese sotto di lui
per sì fatta guisa agli studii del disegno che, scordatosi quello che imparato
avea da Vincenzio di Stefano, prese la maniera del Bellini, e quella si tenne
sempre.

Le prime pitture di Liberale furono nella sua città in S. Bernardino alla
capella del Monte della Pietà, dove fece nel quadro principale un Deposto

di croce e certi Angeli, alcuni de' quali hanno in mano i misterii, come si
dice, della Passione, e tutti in volto mostrano pianto e mestizia per la
morte del Salvatore. E nel vero hanno molto del vivo, sì come hanno l'altre
cose simili di costui, il quale volle mostrare in più luoghi che sapea fare

piangere le figure; come che si vide in Santa Nastasia pur di Verona, e
chiesa de' frati di S. Domenico, dove, nel frontespizio della capella de'
Buonaveri, fece un Cristo morto e pianto dalle Marie. E della medesima
maniera e pittura che è l'altra opera sopra detta, fece molti quadri che

sono sparsi per Verona in casa di diversi gentiluomini. Nella medesima
capella fece un Dio Padre con molti Angeli attorno che suonano e cantano,
e dagli lati fece tre figure per parte: da una S. Piero, San Domenico e San
Tommaso d'Aquino; e dall'altra Santa Lucia, Santa Agnesa et un'altra

Santa; ma le prime tre son migliori, meglio condotte e con più rilievo. Nella
facciata di detta capella fece la Nostra Donna e Cristo fanciullo che sposa
Santa Caterina vergine e martire; et in questa opera ritrasse Messer Piero
Buonanni, padrone della capella; et intorno sono alcuni Angeli che

presentano fiori e certe teste che ridono, e sono fatte allegre con tanta
grazia, che mostrò così sapere fare il riso come il pianto avea fatto in altre
figure. Dipinse nella tavola della detta capella Santa Maria Madalena in
aria, sostenuta da certi Angeli, et a basso Santa Caterina, che fu tenuta

bell'opera.
Nella chiesa di Santa Maria della Scala de' frati de' Servi, all'altare della

Madonna, fece la storia de' Magi in due portegli, che chiuggono quella
Madonna tenuta in detta città in somma venerazione. Ma non vi stettero
molto che, essendo guasti dal fumo delle candele, fu levata e posta in

sagrestia, dove è molto stimata dai pittori veronesi. Dipinse a fresco nella
chiesa di San Bernardino, sopra la capella della Compagnia della Madalena,
nel tramezzo, la storia della purificazione, dove è assai lodata la figura di
Simeone et il Cristo puttino che bacia con molto affetto quel vecchio che lo
tiene in braccio. È molto bello anco un sacerdote che vi è da canto, il quale

levato il viso al cielo et aperte le braccia, pare che ringrazii Dio della salute
del mondo. A canto a questa capella è di mano del medesimo Liberale la
storia de' Magi e la morte della Madonna nel frontespizio della tavola, di

figurine piccole molto lodate. E nel vero si dilettò molto di far cose piccole,
e vi mise sempre tanta diligenza che paiono miniate, non dipinte; come si
   867   868   869   870   871   872   873   874   875   876   877