Page 877 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Nostra Donna, che siede in grembo a Santa Anna, con alcuni Angeli che
posano sopra le nuvole, e a' piedi sono San Piero, San Giovanbattista, San
Roco e San Bastiano, e non lontano è in un paese bellissimo San Francesco
che riceve le stimite. Et invero quest'opera non è tenuta dagl'artefici se non

buona.
Fece in San Bernardino, luogo de' frati Zoccolanti, alla capella de la croce,

Cristo che inginocchiato con una gamba chiede licenza alla madre. Nella
quale opera, per concorrenza di molte notabili pitture che in quel luogo
sono di mano d'altri maestri, si sforzò di passargli tutti; onde certo si portò
benissimo, per che fu lodato da chiunche la vide, eccetto che dal guardiano

di quel luogo; il quale con parole mordaci, come sciocco e goffo solenne
che egli era, biasimò Giovanfrancesco con dire che aveva fatto Cristo sì
poco reverente alla madre, che non s'inginocchiava se non con un
ginocchio. A che rispondendo Giovanfrancesco disse: "Padre, fatemi prima

grazia d'inginocchiarvi e rizzarvi, et io poi vi dirà per quale cagione ho così
dipinto Cristo". Il guardiano, dopo molti preghi inginocchiandosi, mise
prima in terra il ginocchio destro e poi il sinistro, e nel rizzarsi alzò prima il
sinistro e poi il destro. Il che fatto disse Giovanfrancesco: "Avete voi visto,

padre guardiano, che non vi siate mosso a un tratto con due ginocchi, né
così levato? Vi dico dunque che questo mio Cristo sta bene, perché si può
dire o che s'inginocchi alla madre, o che, essendo stato ginocchioni un
pezzo, cominci a levar una gamba per rizzarsi". Di che mostrò rimanere

assai quieto il guardiano, pure se n'andò in là così borbottando sotto voce.

Fu Giovanfrancesco molto arguto nelle risposte, onde si racconta ancora
che, essendogli una volta detto da un prete che troppo erano lascive le sue
figure degl'altari, rispose: "Voi state fresco, se le cose dipinte vi
comuovono, pensate come è da fidarsi di voi dove siano persone vive e
palpabili".

A Isola, luogo in sul lago di Garda, dipinse due tavole nella chiesa de'

Zoccolanti, et in Malsessino, terra sopra il detto lago, fece, sopra la porta
d'una chiesa, una Nostra Donna bellissima, et in chiesa alcuni Santi a
requisizione del Fracastoro, poeta famosissimo, del quale era amicissimo.
Al conte Giovanfrancesco Giusti dipinse, secondo la invenzione di quel
signore, un giovane tutto nudo, eccetto le parti vergognose, il quale stando

in fra due, et in atto di levarsi o non levarsi, aveva da un lato una giovane
bellissima finta per Minerva, che con una mano gli mostrava la fama in
alto, e con l'altra lo eccitava a seguitarla; ma l'ozio e la pigrizia che erano

dietro al giovane, si affaticavano per ritenerlo. A basso era una figura con
viso mastinotto, e più di servo e d'uomo plebeo che di nobile, la quale
aveva alle gomita attaccate due lumache grosse e si stava a sedere sopra
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