Page 901 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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maggiore della famiglia de' Cartieri, la quale è opera grande, con molte
figure, e molto stimata da tutti, e sopra tutto vi è un bellissimo paese. Ma
una cosa, accaduta molte volte ai giorni nostri, ha fatto tenere quest'opera
maravigliosa, e cioè un arbore dipinto da Girolamo in questa tavola, al
quale pare che sia appoggiata una gran seggiola, sopra cui posa la Nostra
Donna. E perché il detto arbore, che pare un lauro, avanza d'assai con i
rami la detta sedia, se gli vede dietro, fra un ramo e l'altro che sono non
molto spessi, un'aria tanto chiara e bella, che egli pare veramente un
arbore vivo, svelto e naturalissimo. Onde sono stati veduti molte fiate
ucelli, entrati per diversi luoghi in chiesa, volare a questo arbore per
posarvisi sopra, e massimamente rondini che avevano i nidi nelle travi del
tetto et i loro rondinini parimente. E questo affermano aver veduto persone
dignissime di fede, come fra gl'altri il padre don Giuseppo Mangiuoli
veronese, stato due volte generale di quella Relligione e persona di santa
vita, che non affermarebbe per cosa del mondo cosa che verissima non
fusse; et il padre don Girolamo Volpini, similmente veronese, e molti altri.
Dipinse anco Girolamo in Santa Maria in Organi, dove fece la prima opera
sua, in una delle portelle dell'organo (avendo l'altra dipinta Francesco
Morone suo compagno), due Sante dalla parte di fuori, e nel didentro un
presepio. E dopo fece la tavola, che è riscontro alla sua prima, dove è una
natività del Signore, pastori e paesi et alberi bellissimi. Ma sopra tutto sono
vivi e naturali due conigli, lavorati con tanta diligenza che si vede, non che
altro, in loro la divisione de' peli. Un'altra tavola dipinse alla capella de'
Buonalivi con una Nostra Donna a sedere in mezzo, due altre figure e certi
Angeli a basso che cantano. All'altare poi del Sagramento, nell'ornamento
fatto da fra' Giovanni da Verona, dipinse il medesimo tre quadretti piccoli
che sono miniati. In quel di mezzo è un Deposto di croce con due
Angioletti, et in quei dalle bande sono dipinti sei martiri, tre per ciascun
quadro, ginocchioni verso il Sagramento; i corpi de' quali Santi sono riposti
in quel proprio altare, e sono i primi tre Canzio, Canziano e Cancianello, i
quali furono nipoti di Diocliziano imperatore, gl'altri tre sono Proto,
Grisogono et Anastasio, martirizzati ad Aquas Gradatas, appresso ad
Aquileia. E sono tutte queste figure miniate e bellissime, per essere valuto
in questa professione Girolamo sopra tutti gl'altri dell'età sua in Lombardia
e nello stato di Vinezia.
Miniò Girolamo molti libri ai monaci di Montescaglioso nel regno di Napoli,
alcuni a Santa Giustina di Padoa, e molti altri alla Badia di Praia sul
padoano, et alcuni ancora a Candiana, monasterio molto ricco de' Canonici
Regolari di San Salvatore; nel qual luogo andò in persona a lavorare, il che
non volle mai fare in altro luogo, e stando quivi imparò allora i primi
principii di miniare don Giulio Clovio, che era frate in quel luogo, il quale è