Page 917 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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cammeo in mano del cardinal Farnese, per lo quale lavorò poi Giovanni
molte cose di cristallo, e particolarmente per una croce un Crucifisso et un
Dio Padre di sopra, e dagli lati la Nostra Donna, e San Giovanni, e la
Maddalena a' piedi. Et in un triangolo a' piè della croce fece tre storie della

Passione di Cristo, cioè una per angolo. E per due candelieri d'argento fece
in cristallo sei tondi: nel primo è il centurione che prega Cristo che sani il
figliuolo; nel secondo la probatica piscina; nel terzo la Trasfigurazione in
sul monte Tabor; nel quarto è il miracolo de' cinque pani e due pesci; nel

quinto quando cacciò i venditori del tempio; e nell'ultimo la ressurezione di
Lazzaro, che tutti furono rarissimi. Volendo poi fare il medesimo cardinal
Farnese una cassetta d'argento ricchissima, fattone fra l'opera a Marino
orefice fiorentino, che altrove se ne ragionerà, diede a fare a Giovanni tutti

i vani de' cristalli, quali gli condusse tutti pieni di storie e di marmo di
mezzo rilievo; fece le figure d'argento e gli ornamenti tondi con tanta
diligenza, che non fu mai fatta altra opera con tanta e simile perfezzione.
Sono di mano di Giovanni nel corpo di questa cassa intagliate in ovati

queste storie con arte maravigliosa, la caccia di Meleagro e del porco
calidonio, le baccanti et una battaglia navale, e similmente quando Ercole
combatté con l'amazzone, et altre bellissime fantasie del cardinale; ne fece
fare i disegni finiti a Perino del Vaga et a altri maestri. Fece appresso in un

cristallo il successo della presa della Goletta, et in un altro la guerra di
Tunisi.

Al medesimo cardinale intagliò, pur in cristallo, la Nascita di Cristo, quando
ora nell'orto, quando è preso da' Giudei, quando è menato ad Anna, Erode
e Pilato, quando è battuto e poi coronato di spine, quando porta la croce,
quando è confitto e levato in alto, et ultimamente la sua santissima e

gloriosa Resurrezzione: le quali opere tutte furono non solamente
bellissime, ma fatte anco con tanta prestezza, che ne restò ogni uomo
maravigliato. Et avendo Michelagnolo fatto un disegno (il che mi si era
scordato di sopra) al detto cardinale de' Medici, d'un Tizio a cui mangia un

avoltoio il cuore, Giovanni intagliò benissimo in cristallo; sì come anco fece
con un disegno del medesimo Buonarroto un Fetonte che, per non sapere
guidare il carro del sole, cadé in Po, dove piangendo le sorelle sono
convertite in alberi.

Ritrasse Giovanni madama Margherita d'Austria, figliuola di Carlo Quinto
imperadore, stata moglie del duca Alessandro de' Medici et allora donna

del duca Ottavio Farnese, e questo fece a concorrenza di Valerio Vicentino;
per le quali opere fatte al cardinale Farnese, ebbe da quel signore in
premio un uffizio d'un giannizzero, del quale trasse buona somma di

danari; Et oltre ciò, fu dal detto signor tanto amato, che n'ebbe infiniti altri
favori. Né passò mai il cardinale da Faenza, dove Giovanni aveva fabricato
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