Page 922 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Anichini ferrarese, il quale, di sottigliezza d'intaglio e di acutezza di fine, ha
le sue cose fatto apparire mirabili; ma molto più ha passato innanzi a tutti
in grazia, bontà et in perfezione e nell'essere universale, Alessandro Cesari,
cognominato il Greco, il quale ne' cammei e nelle ruote ha fatto intagli di
cavo e di rilievo con tanta bella maniera, e così in conii d'acciaio in cavo
con i bulini, ha condotte le minutezze dell'arte con quella estrema
diligenza, che maggior non si può imaginare, e chi vuole stupire de'
miracoli suoi, miri una medaglia fatta a papa Pavolo Terzo del ritratto suo
che par vivo, col suo rovescio, dove Alessandro Magno che, gettato a' piedi
del gran sacerdote di Ierosolima, lo adora, che non figure da stupire e che
non è possibile far meglio; e Michelagnolo Buonarroti stesso guardandole,
presente Giorgio Vasari, disse che era venuto l'ora della morte nell'arte
perciò che non si poteva veder meglio.
Costui fé per papa Iulio Terzo la sua medaglia l'anno santo 1550, con un
rovescio di que' prigioni che al tempo degli antichi erano ne' lor giubilei
liberati, che fu bellissima e rara medaglia, con molti altri conii e ritratti per
le zecche di Roma, la quale ha tenuta esercitata molti anni. Ritrasse
Pierluigi Farnese duca di Castro, il duca Ottavio suo figliuolo, et al cardinale
Farnese fece in una medaglia il suo ritratto: cosa rarissima, ché la testa fu
d'oro e 'l campo d'argento. Costui condusse la testa del re Arrigo di Francia
per il cardinale Farnese della grandezza più d'un giulio in una corniuola,
incavò d'intaglio in cavo che è stato uno de' più begli intagli moderni che si
sia veduto mai, per disegno, grazia, bontà e diligenza. Vedesi ancora molti
altri intagli di sua man in cammei, e perfettissima una femina ignuda fatta
con grande arte, e così un altro dove è un leone e parimente un putto, e
molti piccoli che non scade ragiornarne; ma quello che passò tutti, fu la
testa di Fotione ateniese, che è miracolosa et il più bello cameo che si
possa vedere.
Si adopera ancora oggi ne cammei Giovanantonio de' Rossi milanese,
bonissimo maestro, il quale, oltra alle belle opere che ha fatto di rilievo e
di cavo in varii intagli, ha per lo illustrissimo duca Cosimo de' Medici
condotto un cammeo grandissimo, cioè un terzo di braccio alto e largo
parimente, nel quale ha cavato dal mezzo in su due figure, cioè Sua
Eccellenza e la illustrissima duchessa Leonora sua consorte, che ambidue
tengano un tondo con le mani dentrovi una Fiorenza; sono apresso a questi
ritratti di naturale il principe don Francesco con don Giovanni cardinale, don
Garzia e don Arnando, e don Pietro insieme con donna Isabella e donna
Lucrezia, tutti lor figliuoli, che non è possibile vedere la più stupenda opera
di cammeo, né la maggior di quella, e perch'ella supera tutti i cammei et
opere piccole che egli ha fatti, non ne farò altra menzione potendosi veder
l'opere.