Page 927 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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presentata in un bacino a Erode, che siede a mensa, et in altre carte San
Cristofano, San Sisto papa, Santo Stefano e San Lorenzo. Per che, veduto
questo modo di fare essere molto più facile che l'intagliare in rame,
seguitandolo, fece un San Gregorio che canta la messa, accompagnato dal

diacono e sodiacono. E cresciutogli l'animo, fece in un foglio reale l'anno
1510 parte della Passione di Cristo, cioè ne condusse, con animo di fare il
rimanente, quattro pezzi: la cena, l'esser preso di notte nell'orto, quando
va al limbo a trarne i Santi Padri, e la sua gloriosa Resurrezione. E la detta

seconda parte fece anco in un quadretto a olio molto bello, che è oggi in
Firenze appresso al signor Bernardetto de' Medici. E se bene sono poi state
fatte l'altre otto parti, che furono stampate col segno d'Alberto, a noi non
pare verisimile che sieno opera di lui, atteso che sono mala cosa e non

somigliano né le teste, né i panni, né altra cosa la sua maniera. Onde si
crede che siano state fatte da altri dopo la morte sua per guadagnare,
senza curarsi di dar questo carico ad Alberto. E che ciò sia vero, l'anno
1511 egli fece della medesima grandezza in venti carte tutta la vita di

Nostra Donna tanto bene, che non è possibile, per invenzione,
componimenti di prospettiva, casamenti, abiti e teste di vecchi e giovani,
far meglio. E nel vero, se quest'uomo sì raro, sì diligente e sì universale
avesse avuto per patria la Toscana, come egli ebbe la Fiandra, et avesse

potuto studiare le cose di Roma, come abbiam fatto noi, sarebbe stato il
miglior pittore de' paesi nostri, sì come fu il più raro e più celebrato che
abbiano mai avuto i Fiaminghi.

L'anno medesimo, seguitando di sfogare i suoi capricci, cercò Alberto di
fare della medesima grandezza quindici forme intagliate in legno della
terribile visione che San Giovanni Evangelista scrisse nell'isola di Patmos

nel suo Apocalisse. E così, messo mano all'opera con quella sua
imaginativa stravagante, e molto a proposito a cotal suggetto, figurò tutte
quelle cose, così celesti come terrene, tanto bene, che fu una maraviglia. E
con tanta varietà di fare in quegli animali e mostri, che fu gran lume a

molti de' nostri artefici, che si son serviti poi dell'abondanza e copia delle
belle fantasie et invenzioni di costui. Vedesi ancora di mano del medesimo
in legno un Cristo ignudo, che ha intorno i misterii della sua Passione, e
piange con le mani al viso i peccati nostri, che per cosa piccola non è se

non lodevole. Dopo, cresciuto Alberto in facultà et in animo, vedendo le
sue cose essere in pregio, fece in rame alcune carte, che feciono stupire il
mondo. Si mise anco ad intagliare, per una carta d'un mezzo foglio, la
Malinconia con tutti gl'instrumenti che riducono l'uomo, e chiunche

gl'adopera, a essere malinconico; e la ridusse tanto bene, che non è
possibile col bulino intagliare più sottilmente. Fece in carte piccole tre
Nostre Donne variate l'una dall'altre, e d'un sottilissimo intaglio. Ma troppo
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