Page 928 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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sarei lungo, se io volessi tutte l'opere raccontare che uscirono di mano ad
Alberto. Per ora basti sapere che, avendo disegnato per una passione di
Cristo trentasei pezzi, e poi intagliatigli, si convenne con Marcantonio
bolognese di mandar fuori insieme queste carte. E così capitando in
Vinezia, fu quest'opera cagione che si sono poi fatte in Italia cose
maravigliose in queste stampe, come di sotto si dirà.
Mentre che in Bologna Francesco Francia attendeva alla pittura fra molti
suoi discepoli, fu tirato innanzi, come più ingegnoso degl'altri, un giovane
chiamato Marcantonio, il quale, per essere stato molti anni col Francia e da
lui molto amato, s'acquistò il cognome de' Franci. Costui dunque, il quale
aveva miglior disegno che il suo maestro, maneggiando il bulino con
facilità e con grazia, fece, perché allora erano molto in uso, cinture et altre
molte cose niellate, che furono bellissime, perciò che era in quel mestiero
veramente eccellentissimo.
Venutogli poi disiderio, come a molti aviene, d'andare pel mondo a vedere
diverse cose et i modi di fare degl'altri artefici, con buona grazia del
Francia se n'andò a Vinezia, dove ebbe buon ricapito fra gl'artefici di quella
città. Intanto capitando in Vinezia alcuni fiaminghi con molte carte
intagliate e stampate in legno et in rame da Alberto Duro, vennero vedute
a Marcantonio in sulla piazza di San Marco. Per che, stupefatto della
maniera del lavoro e del modo di fare d'Alberto, spese in dette carte quasi
quanti danari aveva portati da Bologna, e fra l'altre cose comperò la
Passione di Gesù Cristo intagliata in trentasei pezzi di legno in quarto
foglio, stata stampata di poco dal detto Alberto. La quale opera cominciava
dal peccare d'Adamo, et essere cacciato di Paradiso dall'Angelo, infino al
mandare dello Spirito Santo. E considerato Marcantonio quanto onore et
utile si avrebbe potuto acquistare chi si fusse dato a quell'arte in Italia, si
dispose di volervi attendere con ogni accuratezza e diligenza; e così
cominciò a contrafare di quegli intagli d'Alberto, studiando il modo de' tratti
et il tutto delle stampe che avea comperate: le qual per la novità e
bellezza loro, erano in tanta riputazzione, che ognuno cercava d'averne.
Avendo dunque contrafatto in rame d'intaglio grosso, come era il legno che
aveva intagliato Alberto, tutta la detta Passione e vita di Cristo in trentasei
carte, e fattovi il segno che Alberto faceva nelle sue opere, cioè questo:
AE, riuscì tanto simile di maniera che, non sapendo nessuno ch'elle fussero
fatte da Marcantonio, erano credute d'Alberto, e per opere di lui vendute e
comperate. La qual cosa, essendo scritta in Fiandra ad Alberto, e
mandatogli una di dette passioni contrafatte da Marcantonio, venne
Alberto in tanta collora che, partitosi di Fiandra, se ne venne a Vinezia e,
ricorso alla Signoria, si querelò di Marcantonio. Ma però non ottenne altro
se non che Marcantonio non facesse più il nome e né il segno sopradetto