Page 925 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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VITA DI MARCANTONIO BOLOGNESE E D'ALTRI INTAGLIATORI DI
STAMPE
Perché nelle teoriche della pittura si ragionò poco delle stampe di rame,
bastando per allora mostrare il modo dell'intagliar l'argento col bulino - che
è un ferro quadro tagliato a sghembo e che ha il taglio sottile - se ne dirà
ora, con l'occasione di questa vita, quanto giudicheremo dovere essere a
bastanza. Il principio dunque dell'intagliare le stampe venne da Maso
Finiguerra fiorentino, circa gl'anni di nostra salute 1460, perché costui tutte
le cose che intagliò in argento, per empierle di niello, le improntò con
terra, e gittatovi sopra solfo liquifatto, vennero improntate e ripiene di
fumo; onde a olio mostravano il medesimo che l'argento. E ciò fece ancora
con carta umida e con la medesima tinta aggravandosi sopra con un rullo
tondo, ma piano per tutto. Il che non solo le faceva apparire stampate, ma
venivano come disegnate di penna. Fu seguitato costui da Baccio Baldini
orefice fiorentino, il quale non avendo molto disegno, tutto quello che fece
fu con invenzione e disegno di Sandro Botticello. Questa cosa venuta a
notizia d'Andrea Mantegna in Roma, fu cagione che egli diede principio a
intagliare molte sue opere, come si disse nella sua vita.
Passata poi questa invenzione in Fiandra, un Martino, che allora era tenuto
in Anversa eccellente pittore, fece molte cose e mandò in Italia gran
numero di disegni stampati, i quali tutti erano contrasegnati in questo
modo: M C. Et i primi furono le cinque vergini stolte con le lampade spente
e le cinque prudenti con le lampade accese, et un Cristo in croce con San
Giovanni e la Madonna a' piedi; il quale fu tanto buono intaglio, che
Gherardo miniatore fiorentino si mise a contrafarlo di bulino, e gli riuscì
benissimo. Ma non seguitò più oltre, perché non visse molto. Dopo mandò
fuora Martino in quattro tondi i quattro Evangelisti, et in carte piccole Gesù
Cristo con i dodici Apostoli, e Veronica con sei Santi della medesima
grandezza, et alcune arme di signori tedeschi sostenute da uomini nudi e
vestiti e da donne; mandò fuori similmente un San Giorgio che amazza il
serpente, un Cristo che sta innanzi a Pilato mentre si lava le mani, et un
transito di Nostra Donna assai grande, dove sono tutti gl'Apostoli. E questa
fu delle maggiori carte che mai intagliasse costui. In un'altra fece Santo
Antonio battuto dai diavoli e portato in aria da una infinità di loro in le più
varie bizzarre forme che si possino imaginare, la quale carta tanto piacque
a Michelagnolo, essendo giovinetto, che si mise a colorirla.
Dopo questo Martino, cominciò Alberto Duro in Anversa, con più disegno e