Page 939 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
P. 939
in Fiorenza Francesco allievo de' Salviati, pittore eccellente, fece a Enea
intagliare, aiutato dalla liberalità del duca Cosimo, quella gran carta della
conversione di San Paulo, piena di cavagli e di soldati, che fu tenuta
bellissima e diede gran nome ad Enea, il quale fece poi il ritratto del signor
Giovanni de' Medici, padre del duca Cosimo, con uno ornamento pieno di
figure. Parimente intagliò il ritratto di Carlo Quinto imperadore, con un
ornamento pieno di vittorie e di spoglie fatte a proposito; di che fu
premiato da Sua Maestà e lodato da ognuno. Et in un'altra carta molto ben
condotta, fece la vittoria che Sua Maestà ebbe in su l'Albio. Et al Doni fece
a uso di medaglie alcune teste di naturale con belli ornamenti: Arrigo re di
Francia, il cardinal Bembo, Messer Lodovico Ariosto, il Gello Fiorentino,
Messer Lodovico Domenichi, la signora Laura Terracina, Messer Cipriano
Morosino et il Doni. Fece ancora per don Giulio Clovio, rarissimo miniatore,
in una carta San Giorgio a cavallo che amazza il serpente, nella quale,
ancor che fusse, si può dire, delle prime cose che intagliasse, si portò
molto bene. Appresso, perché Enea aveva l'ingegno elevato e disideroso di
passare a maggiori e più lodate imprese, si diede agli studii dell'antichità, e
particolarmente delle medaglie antiche: delle quali ha mandato fuori più
libri stampati, dove sono l'effigie vere di molti imperadori e le loro mogli,
con l'inscrizioni e riversi di tutte le sorti, che possono arecare a chi se ne
diletta cognizione e chiarezza delle storie. Di che ha meritato e merita gran
lode. E chi l'ha tassato ne' libri delle medaglie, ha avuto il torto: perciò che
chi considererà le fatiche che ha fatto e quanto siano utili e belle, lo
scuserà se in qualche cosa di non molta importanza avesse fallato; e quelli
errori che non si fanno se non per male informazioni, o per troppo credere
o avere, con qualche ragione, diversa openione dagl'altri, sono degni di
esser scusati: perché di così fatti errori hanno fatto Aristotile, Plinio e molti
altri. Disegnò anco Enea, a commune sodisfazione et utile degl'uomini,
cinquanta abiti di diverse nazzioni, cioè come costumano di vestire in
Italia, in Francia, in Ispagna, in Portogallo, in Inghilterra, in Fiandra et in
altre parti del mondo, così gl'uomini come le donne, e così i contadini come
i cittadini. Il che fu cosa d'ingegno e bella e capricciosa. Fece ancora un
albero di tutti gl'imperadori, che fu molto bello. Et ultimamente, dopo molti
travagli e fatiche, si riposa oggi sotto l'ombra d'Alfonso Secondo, duca di
Ferrara: al quale ha fatto un albero della genealogia de' marchesi e duchi
estensi. Per le quali tutte cose, e molte altre che ha fatto e fa tuttavia, ho
di lui voluto fare questa onorata memoria fra tanti virtuosi.
Si sono adoperati intorno agl'intagli di rame molti altri, i quali, se bene non
hanno avuto tanta perfezzione, hanno nondimeno con le loro fatiche
giovato al mondo e mandato in luce molte storie et opere di maestri
eccellenti, e dato commodità di vedere le diverse invenzioni e maniere de'