Page 972 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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città murare senza ordine di Giulio. Per la qual cosa molti dolendosi et
alcuni minacciando Giulio, venne ciò all'orecchie del Duca, il qual usò
parole sì fatte in favore di Giulio, che fé conoscere che quanto si facesse in
disfavore o danno di quello, lo reputarebbe fatto a se stesso e ne farebbe

dimostrazione.
Amò quel duca di maniera la virtù di Giulio, che non sapea vivere senza lui;

et all'incontro Giulio ebbe a quel signore tanta reverenza, che più non è
possibile imaginarsi. Onde non dimandò mai per sé o per altri grazia che
non l'ottenesse, e si trovava, quando morì, per le cose avute da quel duca,
avere d'entrata più di mille ducati. Fabbricò Giulio per sé una casa in

Mantova dirimpetto a San Barnaba, alla quale fece di fuori una facciata
fantastica tutta lavorata di stucchi coloriti, e dentro la fece tutta dipignere
e lavorare similmente di stucchi, accomodandovi molte anticaglie condotte
da Roma et avute dal Duca, al quale ne diede molte delle sue.

Disegnava tanto Giulio, e per fuori e per Mantova, che è cosa da non

credere, perché, come si è detto, non si poteva edificare, massimamente
nella città, palagi o altre cose d'importanza, se non con disegni di lui.
Rifece sopra le mura vecchie la chiesa di San Benedetto di Mantova, vicino
al Po, luogo grandissimo e ricco de' monaci neri: e con suoi disegni fu
abbellita tutta la chiesa di pitture e tavole bellissime. E perché erano in

sommo pregio in Lombardia le cose sue, volle Gian Matteo Giberti, vescovo
di quella città, che la tribuna del Duomo di Verona, come s'è detto altrove,
fusse tutta dipinta dal Moro Veronese con i disegni di Giulio. Il quale fece al

Duca di Ferrara molti disegni per panni d'arazzo, che furono poi condotti di
seta e d'oro da maestro Niccolò e Giovan Batista Rosso fiaminghi, che ne
sono fuori disegni in istampa, stati intagliati da Giovan Batista Mantovano,
il quale intagliò infinite cose disegnate da Giulio e particolarmente, oltre a
tre carte di battaglie intagliate da altri, un medico ch'apicca le coppette

sopra le spalle a una femina, una Nostra Donna che va in Egitto, e
Giuseppo ha a mano l'asino per la cavezza, et alcuni Angeli fanno piegare
un dattero perché Cristo ne colga de' frutti. Intagliò similmente il

medesimo col disegno di Giulio una lupa in sul Tevere che allatta Remo e
Romulo, e quattro storie di Plutone, Giove e Nettunno che si dividono per
sorte il cielo, la terra et il mare. Similmente la capra Alfea che, tenuta da
Melissa, nutrisce Giove. Et in una carta grande molti uomini in una
prigione, con varii ornamenti, cruciati. Fu anche stampato, con invenzione

di Giulio, il parlamento che fecero alle rive del fiume con l'esercito Scipione
et Annibale; la natività di San Giovanni Batista intagliata da Sebastiano da
Reggio, e molte altre state intagliate e stampate in Italia. In Fiandra

parimente et in Francia sono state stampate infinite carte con i disegni di
Giulio, delle quali, come che bellissimi sieno, non accade far memoria;
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