Page 967 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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corno che ha in bocca, suavissime aure che fanno gioconda e placida l'aria
che è d'intorno a Psiche. Le quali storie furono, non sono molti anni,
stampate col disegno di Batista Franco viniziano, che le ritrasse in quel
modo appunto che elle furono dipinte, con i cartoni grandi di Giulio da
Benedetto da Pescia e da Rinaldo Mantovano, i quali misero in opera tutte
queste storie, eccetto che il Bacco, il Sileno et i due putti che poppano la
capra. Ben è vero che l'opera fu poi quasi tutta ritocca da Giulio, onde è
come fusse tutta stata fatta da lui. Il qual modo, che egli imparò da
Raffaello suo precettore, è molto utile per i giovani che in esso si
esercitano, perché riescono per lo più eccellenti maestri. E se bene alcuni si
persuadono essere da più di chi gli fa operare, conoscono questi cotali,
mancata la guida loro prima che siano al fine, o mancando loro il disegno e
l'ordine d'operare, che per aver perduta anzi tempo o lasciata la guida, si
trovano come ciechi in un mare d'infiniti errori.
Ma tornando alle stanze del T., si passa da questa camera di Psiche in
un'altra stanza tutta piena di fregi doppi di figure di basso rilievo, lavorate
di stucco, col disegno di Giulio, da Francesco Primaticcio bolognese, allora
giovane, e da Giovambatista Mantovano. Ne' quali fregi è tutto l'ordine de'
soldati che sono a Roma nella colonna Traiana, lavorati con bella maniera.
Et in un palco, o vero soffittato d'una anticamera, è dipinto a olio quando
Icaro, ammaestrato dal padre Dedalo, per volere troppo alzarsi volando,
veduto il segno del cancro, il carro del sole tirato da quattro cavalli in
iscorto vicino al segno del leone, rimane senz'ali, essendo dal calore del
sole distrutta la cera; et appresso il medesimo precipitando si vede in aria
quasi cascare addosso a chi lo mira, tutto tinto nel volto di color di morte.
La quale invenzione fu tanto bene considerata et immaginata da Giulio,
ch'ella par proprio vera: perciò che vi si vede il calore del sole, friggendo,
abruciar l'ali del misero giovane, il fuoco acceso far fumo, e quasi si sente
lo scoppiare delle penne che abruciano, mentre si vede scolpita la morte
nel volto d'Icaro et in Dedalo la passione et il dolore vivissimo. E nel nostro
libro de' disegni di diversi pittori è il proprio disegno di questa bellissima
storia di mano di esso Giulio; il quale fece nel medesimo luogo le storie de'
dodici mesi dell'anno e quello che in ciascuno d'essi fanno l'arti più
dagl'uomini esercitate; la quale pittura non è meno capricciosa e di bella
invenzione e dilettevole, che fatta con giudizio e diligenza. Passata questa
loggia grande lavorata di stucchi e con molte armi et altri varii ornamenti
bizzarri, s'arriva in certe stanze piene di tante varie fantasie che vi
s'abaglia l'intelletto; perché Giulio, che era capricciosissimo et ingegnoso,
per mostrare quanto valeva, in un canto del palazzo che faceva una
cantonata simile alla sopra detta stanza di Psiche, disegnò di fare una
stanza la cui muraglia avesse corrispondenza con la pittura, per ingannare