Page 962 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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nano che a' piedi di Gostantino si mette una celata in capo è fatto con
molta arte. Nella maggior facciata poi, è una battaglia di cavalli, fatta
vicino a ponte Molle, dove Gostantino mise in rotta Massenzio. La quale
opera, per i feriti e morti che vi si veggiono, e per le diverse e strane
attitudini de' pedoni e cavalieri che combattono aggruppati, fatti
fieramente, è lodatissima, senzaché vi sono molti ritratti di naturale. E se
questa storia non fusse troppo tinta e cacciata di neri, di che Giulio si
dilettò sempre ne' suoi coloriti, sarebbe del tutto perfetta; ma questo le
toglie molta grazia e bellezza. Nella medesima fece tutto il paese di Monte
Mario, e nel fiume del Tevere Massenzio, che sopra un cavallo, tutto
terribile e fiero, aniega. Insomma si portò di maniera Giulio in quest'opera,
che per così fatta sorte di battaglia, ell'è stata gran lume a chi ha fatto
cose simili doppo lui, il quale imparò tanto dalle colonne antiche di Traiano
e d'Antonino che sono in Roma, che se ne valse molto ne gl'abiti de'
soldati, nell'armadure, insegne, bastioni, steccati, arieti et in tutte l'altre
cose da guerra, che sono dipinte per tutta quella sala. E sotto queste storie
dipinse di color di bronzo intorno intorno molte cose, che tutte son belle e
lodevoli. Nell'altra facciata fece San Salvestro papa che battezza
Gostantino, figurando il proprio bagno che è oggi San Giovanni Laterano,
fatto da esso Gostantino, e vi ritrasse papa Clemente di naturale nel San
Salvestro che battezza, con alcuni asistenti parati e molti popoli. E fra molti
familiari del Papa, che vi ritrasse similmente di naturale, vi ritrasse il
Cavalierino, che allora governava Sua Santità, Messer Niccolò Vespucci
cavaliere di Rodi; e sotto questa nel basamento fece, in figure finte di
bronzo, Gostantino che fa murare la chiesa di San Piero in Roma, alludendo
a papa Clemente, et in queste ritrasse Bramante architetto e Giulian Lemi
col disegno in mano della pianta di detta chiesa, che è molto bella storia.
Nella quarta faccia, sopra il camino di detta sala, figurò in prospettiva la
chiesa di S. Piero di Roma, con la residenza del Papa in quella maniera che
sta quando il papa canta la messa pontificale, con l'ordine de' cardinali et
altri prelati di tutta la corte, e la capella de' cantori e musici, et il papa a
sedere, figurato per San Salvestro che ha Gostantino a' piedi ginocchioni, il
quale gli presenta una Roma d'oro fatta come quelle che sono nelle
medaglie antiche: volendo per ciò dimostrare la dote che esso Gostantino
diede alla chiesa romana. Fece Giulio in questa storia molte femine che
ginocchioni stanno a vedere cotale cerimonia, le quali sono bellissime, et
un povero che chiede la limosina, un putto sopra un cane che scherza, et i
lanzi della guardia del papa che fanno far largo e star indietro il popolo,
come si costuma. E fra i molti ritratti che in questa opera sono, vi si vede di
naturale esso Giulio pittore et il conte Baldassarre Castiglioni formator del
Cortigiano e suo amicissimo, il Pontano, il Marullo e molti altri letterati e