Page 1008 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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sì divina pittura.
Dopo questo, avendo fatto finire di murare Anton da Sangallo, in palazzo

del papa, la sala grande de' re dinanzi alla cappella di Sisto Quarto, fece
Perino nel cielo uno spartimento grande d'otto facce, e croce et ovati nel
rilievo e sfondato di quella. Il che fatto, la diedero a Perino che la lavorasse
di stucco e facesse quegli ornamenti più ricchi e più begli che si potesse

fare nella difficultà di quell'arte. Così cominciò e fece negli ottangoli, in
cambio d'una rosa, quattro putti tondi di rilievo che puntano i piedi al
mezzo e, con le braccia girando, fanno una rosa bellissima. E nel resto
dello spartimento sono tutte l'imprese di casa Farnese, e nel mezzo della

volta l'arme del Papa. Onde veramente si può dire questa opera, di stucco,
di bellezza e di finezza e di difficultà aver passato quante ne fecero mai gli
antichi et i moderni, e degna veramente d'un capo della religione cristiana.
Così furono con disegno del medesimo [fatte] le finestre di vetro dal

Pastorin da Siena, valente in quel mestiero, e sotto fece fare Perino le
facciate, per farvi le storie di sua mano, in ornamenti di stucchi bellissimi,
che furon poi seguitati da Daniello Riciarelli da Volterra pittore. La quale
[opera] se la morte non gli avesse impedito quel buono animo ch'aveva,

arebbe fatto conoscere quanto i moderni avessino avuto cuore, non solo in
paragonare con gli antichi l'opere loro, ma forse in passarle di gran lunga.

Mentre che lo stucco di questa volta si faceva e che egli pensava a' disegni
delle storie in San Pietro di Roma, rovinandosi le mura vecchie di quella
chiesa, per rifar le nuove della fabrica, pervennero i muratori a una pariete

dove era una Nostra Donna et altre pitture di man di Giotto; il che veduto
Perino, che era in compagnia di Messer Niccolò Acciaiuoli, dottor fiorentino
e suo amicissimo, mosso l'uno e l'altro a pietà di quella pittura, non la
lasciarono rovinare, anzi, fatto tagliare attorno il muro, la fecero allacciare
con ferri e travi e collocarla sotto l'organo di San Piero in un luogo dove

non era né altare, né cosa ordinata. Et innanzi che fusse rovinato il muro
che era intorno alla Madonna, Perino ritrasse Orso dell'Anguillara senator
romano, il quale coronò in Campidoglio Messer Francesco Petrarca che era

a' piedi di detta Madonna. Intorno alla quale, avendosi a far certi
ornamenti di stucchi e di pitture, et insieme mettervi la memoria di un
Niccolò Acciaiuoli, che già fu senator di Roma, fecene Perino i disegni e vi
messe mano subito, et aiutato da' suoi giovani e da Marcello Mantovano
suo creato, l'opera fu fatta con molta diligenza.

Stava nel medesimo San Pietro il Sacramento, per rispetto della muraglia,

molto [poco] onorato. Laonde, fatti sopra la compagnia di quello uomini
deputati, ordinorono che si facesse in mezzo la chiesa vecchia una cappella
da Antonio da Sangallo, parte di spoglie di colonne di marmo antiche e
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