Page 1015 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Nella chiesa di San Martino fece il medesimo, in una tavola grande, Cristo
nato et adorato dalla Vergine, da Giuseppo e da' pastori, et a sommo alla
capanna un ballo d'Angeli bellissimo. Nella quale opera, che è molto lodata
dagl'artefici, cominciò Domenico a far conoscere a coloro che intendevano

qualche cosa, che l'opere sue erano fatte con altro fondamento che quelle
del Soddoma. Dipinse poi a fresco nello spedale grande la Madonna che
visita Santa Elisabetta, in una maniera molto vaga e molto naturale, e
nella chiesa di Santo Spirito fece in una tavola la Nostra Donna col Figliuolo

in braccio, che sposa la detta Santa Caterina da Siena, e dagli lati San
Bernardino, San Francesco, San Girolamo e Santa Caterina vergine e
martire. E dinanzi, sopra certe scale, San Piero e San Paolo, ne' quali finse
alcuni riverberi del color de' panni nel lustro delle scale di marmo molto

artifiziosi. La quale opera, che fu fatta con molto giudizio e disegno,
gl'acquistò molto onore, sì come fecero ancora alcune figurine fatte nella
predella della tavola, dove San Giovanni battezza Cristo, un re fa gettar in
un pozzo la moglie e' figliuoli di San Gismondo, San Domenico fa ardere i

libri degl'eretici, Cristo fa presentar a Santa Caterina da Siena due corone,
una di rose, l'altra di spine, e San Bernardino da Siena predica in sulla
piazza di Siena a un popolo grandissimo.

Dopo, essendo allogata a Domenico per la fama di queste opere, una
tavola che dovea porsi nel Carmine, nella quale aveva a far un San Michele
che uccidesse Lucifero, egli andò, come capriccioso, pensando a una nuova

invenzione per mostrare la virtù et i bei concetti dell'animo suo. E così, per
figurar Lucifero co' suoi seguaci cacciati per la superbia dal cielo nel più
profondo a basso, cominciò una pioggia d'ignudi molto bella, ancora che
per esservisi molto affaticato dentro ella paresse anzi confusa che no.

Questa tavola, essendo rimasta imperfetta, fu portata dopo la morte di
Domenico nello spedale grande, salendo una scala che è vicina all'altare
maggiore, dove ancora si vede con maraviglia per certi scorti d'ignudi
bellissimi, e nel Carmine, dove dovea questa esser collocata, ne fu posta

un'altra, nella qual è finto nel più alto un Dio Padre con molti Angeli intorno
sopra le nuvole con bellissima grazia, e nel mezzo della tavola è l'angelo
Michele armato, che volando mostra aver posto nel centro della terra
Lucifero, dove sono muraglie che ardono, antri rovinati et un lago di fuoco,

con Angeli in varie attitudini et anime nude che in diversi atti nuotano e si
cruciano in quel fuoco. Il che tutto è fatto con tanta bella grazia e maniera,
che pare che quell'opera maravigliosa, in quelle tenebre scure sia
lumeggiata da quel fuoco, onde è tenuta opera rara. E Baldassarri Petrucci

sanese, pittor eccellente, non si poteva saziare di lodarla et un giorno, che
io la vidi seco scoperta, passando per Siena, ne restai maravigliato sì come
feci ancora di cinque storiette, che sono nella predella, fatte a tempera con
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