Page 1039 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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questo mondo, dagli stenti e dal vedersi abandonato da chi meno dovea
farlo, finì il corso della sua vita, et in San Domenico di quella città fu
sepolto. Né molto dopo Domenico Giuntalochi, essendo morto don Ferrante
Gonzaga, si partì di Milano, con intenzione di tornarsene a Prato, e quivi
vivere quietamente il rimanente della sua vita; ma non vi trovando né
amici, né parenti e conoscendo che quella stanza non faceva per lui, tardi
pentito d'essersi portato ingratamente con Niccolò, tornò in Lombardia a
servire i figliuoli di don Ferrante. Ma non passò molto che, infermandosi a
morte, fece testamento, e lasciò alla sua comunità di Prato diecimila scudi
perché ne comperasse tanti beni e facesse un'entrata, per tenere
continuamente in studio un certo numero di scolari pratesi, nella maniera
che ella ne teneva e tiene alcun'altri, secondo un altro lascio. E così è stato
eseguito dagl'uomini della terra di Prato; come conoscenti di tanto
benefizio, che invero è stato grandissimo e degno d'eterna memoria, hanno
posta nel loro consiglio, come di benemerito della patria, l'imagine di esso
Domenico.
FINE DELLA VITA DI NICCOLÒ SOGGI PITTORE