Page 104 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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l'arti e loro medesimi sotterrate e sommerse fra le miserabili stragi e
rovine di quella famosissima città. E prima andarono in mala parte la
pittura e la scoltura, come arti che più per diletto che per altro servivano; e
l'altra, cioè l'architettura, come necessaria e utile alla salute del corpo,

andò continuando, ma non già nella sua perfezzione e bontà; e se non
fusse stato che le sculture e le pitture rappresentavano inanzi agl'occhi di
chi nasceva di mano in mano, coloro che n'erano stati onorati per dar loro
perpetua vita, se ne sarebbe tosto spento la memoria dell'une e dell'altre.

Là dove alcune ne conservarono per l'imagine e per l'inscrizioni poste
nell'architetture private e nelle publiche, cioè negli anfiteatri, ne' teatri,
nelle terme, negli acquedotti, ne' tempii, negli obelisci, ne' colossi, nelle
piramidi, negli archi, nelle conserve, e negli erarii, e, finalmente, nelle

sepulture medesime; delle quali furono distrutte una gran parte da gente
barbara et efferata, che altro non avevano d'uomo che l'effigie e 'l nome.
Questi fra gli altri furono i Visigoti, i quali avendo creato Alarico loro re,
assalirono l'Italia e Roma, e la saccheggiorno due volte e senza rispetto di

cosa alcuna. Il medesimo fecero i Vandali venuti d'Affrica con Genserico
loro re; il quale non contento alla roba e prede e crudeltà che vi fece, ne
menò in servitù le persone con loro grandissima miseria, e con esse
Eudossia moglie stata di Valentiniano imperatore, stato amazzato poco

avanti dai suoi soldati medesimi; i quali, degenerati in grandissima parte
dal valore antico romano per esserne andati gran tempo innanzi tutti i
migliori in Bisanzio con Gostantino imperatore, non avevano più costumi né
modi buoni nel vivere; anzi, avendo perduto in un tempo medesimo i veri

uomini e ogni sorte di virtù, e mutate leggi, abito, nomi e lingue, tutte
queste cose insieme e ciascuna per sé avevano ogni bell'animo e alto
ingegno fatto bruttissimo e bassissimo diventare.

Ma quello che, sopra tutte le cose dette, fu di perdita e danno
infinitamente alle predette professioni, fu il fervente zelo della nuova
religione cristiana, la quale, dopo lungo e sanguinoso combattimento,

avendo finalmente, con la copia de' miracoli e con la sincerità delle
operazioni, abbattuta e annullata la vecchia fede de' Gentili, mentre che
ardentissimamente attendeva con ogni diligenza a levar via et a stirpare in
tutto ogni minima occasione donde poteva nascere errore, non guastò

solamente o gettò per terra tutte le statue maravigliose, e le scolture,
pitture, musaici et ornamenti de' fallaci Dii de' Gentili, ma le memorie
ancora e gl'onori d'infinite persone egregie, alle quali per gl'eccellenti
meriti loro dalla virtuosissima antichità erano state poste in publico le

statue e l'altre memorie. Inoltre, per edificare le chiese a la usanza
cristiana, non solamente distrusse i più onorati tempii degli idoli, ma per
far diventare più nobile e per adornare S. Piero, oltre agli ornamenti che da
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