Page 1091 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
P. 1091
sepoltura del signor Giovanni, fece tanto Baccio col Duca, che levò la
sepoltura del signor Giovanni delle mani del Tribolo, mostrando a sua
eccellenza che i marmi per tale opera erano gran parte in Firenze; così a
poco a poco si fece famigliare di sua eccellenza, sì che per questo e per la
sua alterigia ognuno di lui temeva. Messe di poi innanzi al Duca che la
sepoltura del signor Giovanni si facesse in San Lorenzo nella cappella de'
Neroni, luogo stretto, affogato e meschino, non sapendo o non volendo
proporre (sì come si conveniva) a un principe sì grande che facesse una
cappella di nuovo a posta. Fece ancora sì che 'l Duca chiese a Michelagnolo
per ordine di Baccio molti marmi, i quali egli aveva in Firenze, et ottenutigli
il Duca da Michelagnolo e Baccio dal Duca, tra' quali marmi erano alcune
bozze di figure et una statua assai tirata innanzi da Michelagnolo, Baccio
preso ogni cosa, tagliò e tritò in pezzi ciò che trovò, parendogli in questo
modo vendicarsi e fare a Michelagnolo dispiacere. Trovò ancora nella
stanza medesima di San Lorenzo, dove Michelagnolo lavorava, dua statue
in un marmo d'un Ercole che strigneva Anteo, le quali il Duca faceva fare a
fra' Giovannagnolo scultore, et erano assai innanzi, e dicendo Baccio al
Duca che il frate aveva guasto quel marmo, ne fece molti pezzi. In ultimo
della sepoltura murò tutto l'imbasamento, il quale è un dado isolato di
braccia quattro incirca per ogni verso, et ha da piè un zoccolo con una
modanatura a uso di basa che gira intorno intorno e con una cimasa nella
sua sommità, come si fa ordinariamente a' piedistalli, e sopra una gola alta
tre quarti, che va in dentro sgusciata a rovescio a uso di fregio, nella quale
sono intagliate alcune ossature di teste di cavalli legate con panni l'una
all'altra, dove in cima andava un altro dado minore, con una statua a
sedere armata all'antica di braccia quattro e mezzo con un bastone in
mano da condottieri d'eserciti, la quale doveva essere fatta per la persona
dell'invitto signor Giovanni de' Medici. Questa statua fu cominciata da lui in
un marmo et assai condotta innanzi, ma non mai poi finita, né posta sopra
il basamento murato. Vero è che nella facciata dinanzi finì del tutto una
storia di mezzo rilievo di marmo, dove di figure alte due braccia incirca fece
il signor Giovanni a sedere, al quale sono menati molti prigioni intorno e
soldati e femmine scapigliate et ignudi, ma senza invenzione e senza
mostrare affetto alcuno. Ma pur nel fine della storia è una figura che ha un
porco in su la spalla e dicono essere stata fatta da Baccio per Messer
Baldassarre da Pescia in suo dispregio, il quale Baccio teneva per nimico,
avendo Messer Baldassarre in questo tempo fatto l'allogagione (come s'è
detto di sopra) delle due statue di Leone e Clemente ad altri scultori, e di
più avendo di maniera operato in Roma, che Baccio ebbe per forza a
rendere con suo disagio i danari, i quali aveva soprappresi per quelle
statue e figure.