Page 1092 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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In questo mezzo non aveva Baccio atteso mai ad altro che a mostrare al
duca Cosimo quanto fusse la gloria degli antichi vissuta per le statue e per
le fabbriche, dicendo che sua eccellenza doveva pe' tempi a venire
procacciarsi la memoria perpetua di se stesso e delle sue azzioni. Avendo
poi già condotto la sepoltura del signor Giovanni vicino al fine, andò
pensando di fare cominciare al Duca un'opera grande e di molta spesa e di
lunghissimo tempo. Aveva il duca Cosimo lasciato d'abitare il palazzo de'
Medici et era tornato ad abitare con la corte nel palazzo di piazza, dove già
abitava la signoria, e quello ogni giorno andava accomodando et ornando,
et avendo detto a Baccio che farebbe volentieri un'udienza pubblica, sì per
gli ambasciadori forestieri come pe' suoi cittadini e sudditi dello stato,
Baccio andò, insieme con Giuliano di Baccio d'Agnolo, pensando di
mettergli innanzi da far un ornamento di pietre del Fossato e di marmi, di
braccia trenta otto largo et alto diciotto. Questo ornamento volevano che
servisse per l'udienza e fusse nella sala grande del palazzo in quella testa
che è volta a tramontana. Questa udienza doveva avere un piano di
quattordici braccia largo e salire sette scaglioni et essere nella parte
dinanzi chiusa da balaustri, eccetto l'entrata del mezzo, e doveva avere tre
archi grandi nella testa della sala, de' quali due servissino per finestre e
fussino tramezzati drento da quattro colonne per ciascuno, due della pietra
del Fossato e due di marmo, con un arco sopra con fregiatura di mensole
che girasse in tondo: queste avevano a fare l'ornamento di fuori nella
facciata del palazzo e di dentro ornare nel medesimo modo la facciata
della sala. Ma l'arco del mezzo, che faceva non finestra ma nicchia, doveva
essere accompagnato da due altre nicchie simili, che fussino nelle teste
dell'udienza, una a levante e l'altra a ponente, ornate da quattro colonne
tonde corinzie, che fussino braccia dieci alte e facessino risalto nelle teste.
Nella facciata del mezzo avevano a essere quattro pilastri, che fra l'uno
arco e l'altro facessino reggimento allo architrave e fregio e cornice, che
rigirava intorno intorno e sopra loro e sopra le colonne. Questi pilastri
avevano avere fra l'uno e l'altro un vano di braccia tre incirca, nel quale per
ciascuno fusse una nicchia alta braccia quattro e mezzo da mettervi statue
per accompagnare quella grande del mezzo nella faccia e le due dalle
bande, nelle quali nicchie egli voleva mettere per ciacuna tre statue.
Avevano in animo Baccio e Giuliano, oltre allo ornamento della facciata di
dentro, un altro maggiore ornamento di grandezza e di terribile spesa per
la facciata di fuora, il quale per lo sbieco della sala, che non è in squadra,
dovesse mettere in squadra dalla banda di fuora; e fece un risalto di
braccia sei intorno intorno alle facciate del palazzo vecchio, con un ordine
di colonne di quattordici braccia alte, che reggessino altre colonne, fra le
quale fussino archi e di sotto intorno intorno facesse loggia, dove è la