Page 1156 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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VITA DI SIMONE MOSCA SCULTORE ET ARCHITETTO



Dagli scultori antichi greci e romani in qua, niuno intagliatore moderno ha
paragonato l'opere belle e difficili che essi feciono nelle base, capitegli,
fregiature, cornici, festoni, trofei, maschere, candellieri, uccelli, grottesche

o altro corniciame intagliato, salvo che Simone Mosca da Settignano, il
quale ne' tempi nostri ha operato in questa sorte di lavori talmente, che
egli ha fatto conoscere con l'ingegno e virtù sua che la diligenza, e studio

degl'intagliatori moderni, stati innanzi a lui, non aveva insino a lui saputo
imitare il buono dei detti antichi, né preso il buon modo negl'intagli. Conciò
sia che l'opere loro tengono del secco et il girare de' loro fogliami dello
spinoso e del crudo, là dove gli ha fatti egli con gagliardezza et abondanti
e ricchi di nuovi andari con foglie in varie maniere intagliate, con belle

intaccature e con i più bei semi, fiori e vilucchi che si possano vedere,
senza gl'uccegli che in fra i festoni e fogliame ha saputo graziosamente in
varie guise intagliare. In tanto che si può dire che Simone solo (sia detto

con pace degl'altri) abbia saputo cavar del marmo quella durezza che suol
dar l'arte spesse volte alle sculture, e ridotte le sue cose con l'oprare dello
scarpello a tal termine, ch'elle paiono palpabili e vere; et il medesimo si
dice delle cornici et altri somiglianti lavori da lui condotti con bellissima
grazia e giudizio. Costui avendo nella sua fanciullezza atteso al disegno con

molto frutto e poi fattosi pratico nell'intagliare, fu da maestro Antonio da
San Gallo, il quale conobbe l'ingegno e buono spirito di lui, condotto a
Roma, dove e' gli fece fare, per le prime opere, alcuni capitegli e base e

qualche fregio di fogliami, per la chiesa di San Giovanni de' Fiorentini, et
alcuni lavori per lo palazzo d'Alessandro, primo cardinal Farnese.
Attendendo in tanto Simone, e massimamente i giorni delle feste e quando
poteva rubar tempo, a disegnare le cose antiche di quella città, non passò
molto che disegnava e faceva piante con più grazia e nettezza che non

faceva Antonio stesso; di maniera che, datosi tutto a studiare disegnando i
fogliami della maniera antica et a girare gagliardo le foglie et a traforare le
cose per condurle a perfezzione, togliendo dalle cose migliori il migliore, e

da chi una cosa e da chi un'altra, fece in pochi anni una bella composizione
di maniera e tanto universale, che faceva poi bene ogni cosa et insieme e
da per sé, come si vede in alcun'armi che dovevano andare nella detta
chiesa di San Giovanni in strada Giulia. In una delle quali armi facendo un
giglio grande, antica insegna del comune di Firenze, gli fece addosso alcuni

girari di foglie con vilucchi e semi così ben fatti, che fece stupefare ognuno.
Né passò molto che, guidando Antonio da San Gallo per Messer Agnolo
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