Page 1160 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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alcuni intagli, ricercorno Simone che volesse attendere a quella, avendolo
conosciuto veramente eccellente: per che, rimasi d'accordo e piacendo a
Simone la conversazione degl'orvietani, vi condusse, per stare più
comodamente, la famiglia, e poi si mise con animo quieto e posato a

lavorare, essendo in quel luogo da ognuno grandemente onorato. Poi
dunque che ebbe dato principio, quasi per saggio, ad alcuni pilastri e
fregiature, essendo conosciuta da quegl'uomini l'eccellenza e virtù di
Simone, gli fu ordinata una provisione di dugento scudi d'oro l'anno, con la

quale continuando di lavorare condusse quell'opera a buon termine. Perché
nel mezzo andava, per ripieno di questi ornamenti, una storia di marmo,
cioè l'adorazione de' Magi di mezzo rilievo, vi fu condotto, avendolo
proposto Simone suo amicissimo, Raffaello da Monte Lupo scultore

fiorentino, che condusse quella storia, come si è detto, infino a mezzo
bellissima. L'ornamento dunque di questa cappella sono certi basamenti
che mettono in mezzo l'altare di larghezza braccia dua e mezzo l'uno, sopra
i quali sono due pilastri per banda alti cinque e questi mettono in mezzo la

storia de' Magi. E nei due pilastri di verso la storia, che se ne veggiono due
faccie, sono intagliati alcuni candellieri con fregiature di grottesche,
maschere, figurine e fogliami, che sono cosa divina. E da basso nella
predella che va ricignendo sopra l'altare fra l'uno e l'altro pilastro, è un

mezzo Angioletto che con le mani tiene un'inscrizione con festoni sopra, e
fra i capitegli de' pilastri, dove risalta l'architrave, il fregio e cornicione
tanto quanto sono larghi i pilastri. E sopra quelli del mezzo, tanto quanto
son larghi, gira un arco che fa ornamento alla storia detta de' Magi, nella

quale, cioè in quel mezzo tondo, sono molti Angeli. Sopra l'arco è una
cornice che viene da un pilastro all'altro, cioè da quegl'ultimi di fuori che
fanno frontespizio a tutta l'opera, et in questa parte è un Dio Padre di
mezzo rilievo; e dalle bande dove gira l'arco sopra i pilastri, sono due

Vettorie di mezzo rilievo. Tutta quest'opera adunque è tanto ben composta
e fatta con tanta ricchezza d'intaglio, che non si può fornire di vedere le
minuzie degli strafori, l'eccellenza di tutte le cose che sono in capitelli,
cornici, maschere, festoni e ne' candellieri tondi, che fanno il fine di quella

certo degno di essere come cosa rara amirato.
Dimorando adunque Simone Mosca in Orvieto, un suo figliuolo di quindici

anni, chiamato Francesco e per sopranome il Moschino, essendo stato dalla
natura prodotto quasi con gli scarpelli in mano e di sì bell'ingegno, che
qualunque cosa voleva facea con somma grazia, condusse sotto la
disciplina del padre in quest'opera, quasi miracolosamente, gl'Angeli che

fra i pilastri tengono l'inscrizioni, poi il Dio Padre del frontespizio e
finalmente gl'Angeli che sono nel mezzo tondo dell'opera, sopra
l'Adorazione de' Magi fatta da Raffaello, et ultimamente le Vittorie dalle
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