Page 122 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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ornamento e disegno da papa Paolo Terzo di casa Farnese.
Et in S. Maria Maggiore pur di Roma, fece la capella di marmo dove è il
presepio di Gesù Cristo; in essa fu ritratto da lui papa Onorio Terzo di
naturale, del quale anco fece la sepoltura, con ornamenti alquanto migliori
e assai diversi dalla maniera che allora si usava per tutta Italia
comunemente. Fece anco Marchionne in que' medesimi tempi la porta del
fianco di S. Piero di Bologna, che veramente fu opera in que' tempi di
grandissima fattura, per i molti intagli che in essa si veggiono, come leoni
tondi che sostengono colonne, et uomini a uso di facchini, et altri animali
che reggono pesi: e nell'arco di sopra fece di tondo rilievo i dodici mesi con
varie fantasie, et ad ogni mese il suo segno celeste; la quale opera dovette
in que' tempi essere tenuta maravigliosa.
Nei medesimi tempi essendo cominciata la religione de' frati minori di S.
Francesco, la quale fu dal detto Innocenzio Terzo pontefice confermata
l'anno 1206, crebbe di maniera non solo in Italia, ma in tutte l'altre parti
del mondo, così la divozione come il numero de' frati, che non fu quasi
alcuna città di conto, che non edificasse loro chiese e conventi di
grandissima spesa, e ciascuna secondo il poter suo. Laonde, avendo frate
Elia due anni inanzi la morte di S. Francesco edificato, mentr'esso Santo
come generale era fuori a predicare et egli guardiano in Ascesi, una chiesa
col titolo di Nostra Donna, morto che fu S. Francesco, concorrendo tutta la
cristianità a visitare il corpo di S. Francesco, che in morte e in vita era stato
conosciuto tanto amico di Dio, e facendo ogni uomo al santo luogo
limosina secondo il poter suo, fu ordinato che la detta chiesa cominciata da
frate Elia si facesse molto maggiore e più magnifica. Ma essendo carestia
di buoni architettori, et avendo l'opera che si aveva da fare bisogno d'uno
eccellente, avendosi a edificar sopra un colle altissimo, alle radici del quale
cammina un torrente chiamato Tescio, fu condotto in Ascesi dopo molta
considerazione, come migliore di quanti allora si ritrovavano, un maestro
Jacopo tedesco, il quale considerato il sito et intesa la volontà de' padri, i
quali fecero perciò in Ascesi un capitolo generale, disegnò un corpo di
chiesa e convento bellissimo, facendo nel modello tre ordini, uno da farsi
sotto terra, e gli altri per due chiese, una delle quali sul primo piano
servisse per piazza con un portico intorno assai grande, l'altra per chiesa, e
che dalla prima si salisse alla seconda per un ordine commodissimo di
scale, le quali girassono intorno alla capella maggiore, inginocchiandosi in
due pezzi per condurre più agiatamente alla seconda chiesa, alla quale
diede forma d'un T, facendola cinque volte lunga quanto ell'è larga, e
dividendo l'un vano dall'altro con pilastri grandi di pietra, sopra i quali poi
girò archi gagliardissimi, e fra l'uno e l'altro le volte in crociera. Con sì
fatto, dunque, modello si fece questa veramente grandissima fabrica, e si