Page 1235 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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medesima città, stato fatto dai romani, che è grand'opera, bella e molto
notabile, ma il tempio che vi è della detta chiesa è della maniera de' Gotti.
Nel medesimo libro era disegnato il tempio di Santo Ercolino, che è
antichissimo e pieno d'incrostature di marmi e di stucchi molto ben

conservatisi, et alcune sepolture grandi di granito. Similmente il tempio di
San Piero in Ciel d'Oro di Pavia, nel qual luogo è il corpo di Santo Agostino
in una sepoltura che è in sagrestia piena di figure piccole, la quale è di
mano, secondo che a me pare, d'Agnolo e d'Agostino scultori sanesi. Vi era

similmente disegnata la torre di pietre cotte, fatta dai Gotti, che è cosa
bella, veggendosi in quella, oltre l'altre cose, formate di terra cotta e
dall'antico, alcune figure di sei braccia l'una che si sono insino a oggi assai
bene mantenute. Et in questa torre si dice che morì Boezio, il quale fu

sotterrato in detto San Piero in Ciel d'Oro, chiamato oggi Santo Agostino,
dove si vede insino a oggi la sepoltura di quel sant'uomo con la inscrizione
che vi fece Aliprando, il quale la riedificò e restaurò l'anno 1222. Et oltre
questi, nel detto libro era disegnato di mano dell'istesso Bramantino

l'antichissimo tempio di Santa Maria in Pertica, di forma tonda e fatto di
spoglie dai longobardi, nel qual sono oggi l'ossa della mortalità de' franzesi
e d'altri che furono rotti e morti sotto Pavia, quando vi fu preso il re
Francesco Primo di Francia dagl'eserciti di Carlo Quinto imperatore.

Lasciando ora da parte i disegni, dipinse Bramantino in Milano la facciata
della casa del signor Giovambattista Latuate, con una bellissima Madonna,
messa in mezzo da' duoi Profeti, e nella facciata del signor Bernardo
Scacalarozzo dipinse quattro giganti che son finti di bronzo e sono

ragionevoli, con altre opere che sono in Milano, le quali gl'apportarono lode
per essere stato egli il primo lume della pittura che si vedesse di buona
maniera in Milano e cagione che dopo lui Bramante divenisse, per la buona
maniera che diede a' suoi casamenti e prospettive, eccellente nelle cose

d'architettura, essendo che le prime cose che studiò Bramante furono
quelle di Bramantino. Con ordine del quale fu fatto il tempio di San Satiro,
che a me piace sommamente per essere opera ricchissima e dentro e fuori
ornata di colonne, corridori doppii et altri ornamenti et accompagnata da

una bellissima sagrestia tutta piena di statue. Ma sopratutto merita lode la
tribuna del mezzo di questo luogo, la bellezza della quale fu cagione, come
s'è detto nella vita di Bramante, che Bernardino da Trevio seguitasse quel
modo di fare nel Duomo di Milano et attendesse all'architettura, se bene la

sua prima e principal arte fu la pittura, avendo fatto, come s'è detto, a
fresco nel monasterio delle Grazie quattro storie della Passione in un
chiostro et alcun'altre di chiaro scuro.

Da costui fu tirato innanzi e molto aiutato Agostino Busto scultore,
cognominato Bambaia, del quale si è favellato nella vita di Baccio da
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