Page 128 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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sanese nel capitolo di S. Maria Novella, ricavato dal proprio di legname che
fece Arnolfo. Nel che si considera, che egli aveva pensato di voltare
imediate la tribuna in su le spalle al finimento della prima cornice: là dove
Filippo di ser Brunelesco per levarle carico e farla più svelta, vi aggiunse
prima che cominciasse a voltarla, tutta quell'altezza dove oggi sono
gl'occhi: la qual cosa sarebbe ancora più chiara di quello che ella è, se la
poca cura e diligenza di chi ha governato l'Opera di S. Maria del Fiore negli
anni addietro, non avesse lasciato andar male l'istesso modello che fece
Arnolfo, e dipoi quello del Brunellesco e degli altri.
Cominciò il detto Arnolfo in Santa Maria Maggiore di Roma la sepoltura di
papa Onorio Terzo di casa Savella, la quale lasciò imperfetta con il ritratto
del detto Papa, il quale con il suo disegno fu posto poi nella cappella
maggiore di musaico in San Paolo di Roma, con il ritratto di Giovanni
Gaetano abate di quel monasterio.
E la cappella di marmo, dove è il presepio di Jesù Cristo, fu delle ultime
sculture di marmo che facesse mai Arnolfo, che la fece ad istanzia di
Pandolfo Ipotecorvo l'anno dodici, come ne fa fede un epitaffio che è nella
facciata allato [di] detta cappella; e parimente la cappella e sepolcro di
papa Bonifazio Ottavo in San Piero di Roma, dove è scolpito il medesimo
nome d'Arnolfo che la lavorò.
IL FINE DELLA VITA D'ARNOLFO