Page 1290 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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naturale; intorno poi gira un partimento di pietre commesse nel marmo con
bello e variato andare di mischi e pietre rare, come sono serpentini, porfidi
e diaspri. E nella testa e faccia principale della cappella, fece un altro
partimento dal piano del pavimento insino all'altezza di simili mischi e
marmi, il quale fa basamento a quattro pilastri di marmo che fanno tre
vani, in quello del mezzo, che è maggior degl'altri, è in una sepoltura il
corpo di non so che Santo, et in quelli dalle bande sono due statue di
marmo fatte per due Evangelisti. Sopra questo ordine è una cornice, e
sopra la cornice altri quattro pilastri minori che reggono un'altra cornice,
che fa spartimento per tre quadretti che ubbidiscono ai vani di sotto; in
quel di mezzo, che posa in sulla maggior cornice, è un Cristo di marmo che
risuscita, di tutto rilievo e maggiore del naturale. Nelle facce dalle bande
ribatte il medesimo ordine, e sopra la detta sepoltura nel vano di mezzo è
una Nostra Donna di mezzo rilievo con Cristo morto, la quale Madonna
mettono in mezzo Davit re e San Giovanni Battista, e nell'altra è Santo
Andrea e Geremia profeta. I mezzi tondi degl'archi sopra la maggior
cornice, dove sono due finestre, sono di stucchi con putti intorno, che
mostrano ornare la finestra. Negl'angoli sotto la tribuna sono quattro sibille
similmente di stucco, sì come è anco lavorata tutta la volta a grottesche di
varie maniere; sotto questa cappella è fabricata una stanza sotterranea, la
quale, scendendo per scale di marmo, si vede in testa una cassa di marmo
con due putti sopra, nella quale doveva essere posto, come credo sia stato
fatto dopo la sua morte, il corpo di esso signore Andrea Doria. E dirimpetto
alla cassa, sopra un altare, dentro a un bellissimo vaso di bronzo, che fu
fatto e rinetto, da chi si fusse che lo gettasse, divinamente, è alquanto del
legno della Santissima Croce sopra cui fu crucifisso Gesù Cristo benedetto,
il qual legno fu donato a esso principe Doria dal duca di Savoia. Sono le
pariete di detta tomba tutte incrostate di marmo e la volta lavorata di
stucchi e d'oro con molte storie de' fatti egregii del Doria, et il pavimento è
tutto spartito di varie pietre mischie a corrispondenza della volta; sono poi
nelle facciate della crociera della navata, da sommo, due sepolture di
marmo con due tavole di mezzo rilievo; in una è sepolto il conte Filippino
Doria e nell'altra il signor Giannettino della medesima famiglia. Ne' pilastri
dove comincia la navata del mezzo, sono due bellissimi pergami di marmo;
e dalle bande delle navate minori sono spartite nelle facciate con
bell'ordine d'architettura alcune cappelle con colonne et altri molti
ornamenti, che fanno quella chiesa essere un'opera veramente magnifica e
ricchissima.
Finita la detta chiesa, il medesimo principe Doria fece mettere mano al suo
palazzo e fargli nuove aggiunte di fabriche e giardini bellissimi, che furono
fatti con ordine del frate, il quale avendo in ultimo fatto, dalla parte dinanzi