Page 137 - Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti_ 9 (Classici) (Italian Edition)
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Andato poi a Bologna, ordinò la cappella maggiore della chiesa di S.
Domenico, nella quale gli fu fatto fare di marmo l'altare da Teodorigo
Borgognoni lucchese, vescovo e frate di quell'ordine; nel qual luogo
medesimo fece poi l'anno 1298 la tavola di marmo, dove sono la Nostra
Donna et altre otto figure assai ragionevoli. E l'anno 1300 essendo Nicola
da Prato cardinale legato del Papa a Firenze, per accomodare le discordie
de' Fiorentini, gli fece fare un monasterio di donne in Prato, che dal suo
nome si chiama S. Nicola, e restaurare nella medesima terra il convento di
S. Domenico, e così anco quel di Pistoia, nell'uno e nell'altro de' quali si
vede ancora l'arme di detto cardinale.
E perché i Pistolesi avevano in venerazione il nome di Nicola padre di
Giovanni, per quello che colla sua virtù aveva in quella città adoprato,
fecion fare a esso Giovanni un pergamo di marmo per la chiesa di S.
Andrea, simile a quello che egli aveva fatto nel Duomo di Siena; e ciò per
concorrenza d'uno, che poco inanzi n'era stato fatto nella chiesa di S.
Giovanni Evangelista da un tedesco, che ne fu molto lodato. Giovanni
dunque diede finito il suo in quattro anni, avendo l'opera di quello divisa in
cinque storie della vita di Gesù Cristo, e fattovi oltre ciò un Giudizio
Universale con quella maggior diligenza che seppe, per pareggiare o forse
passare quello allora tanto nominato d'Orvieto. E intorno a detto pergamo
sopra alcune colonne che lo reggono, intagliò nell'architrave, parendogli,
come fu in vero, per quanto sapeva quella età, aver fatto una grande e
bell'opera, questi versi:
Hoc opus sculpsit Joannes, qui res non egit inanes,
Nicoli natus... meliora beatus,
quem genuit Pisa, doctum super omnia visa.
Fece Giovanni in quel medesimo tempo la pila dell'acqua santa di marmo
della chiesa di S. Giovanni Evangelista nella medesima città, con tre figure
che la reggono, la Temperanza, la Prudenza e la Iustizia; la quale opera,
per essere allora stata tenuta molto bella, fu posta nel mezzo di quella
chiesa come cosa singolare. E prima che partisse di Pistoia, sebben non fu
così allora cominciata l'opera, fece il modello del campanile di S. Jacopo,
principale chiesa di quella città, nel quale campanile che è in su la piazza di
detto S. Jacopo et a canto alla chiesa, è questo millesimo: A.D. 1301.
Essendo poi morto in Perugia papa Benedetto IX fu mandato per Giovanni,
il quale, andato a Perugia, fece nella chiesa vecchia di S. Domenico de'
frati Predicatori una sepoltura di marmo per quel Pontefice, il quale ritratto